QUARTU. Il comune di Quartu ha approvato a fine 2017 un regolamento sui matrimoni civili attraverso il quale si è dato l’ok per scegliere location diverse dal comune per svolgere le celebrazioni matrimoniali.“Questo è stato il primo strumento per dare il via al turismo matrimoniale” , ha affermato il sindaco Stefano Delunas ieri nel corso dell’incontro pubblico organizzato nell’aula consiliare di Quartu per incontrare gli imprenditori titolari di stabilimenti balneari, case campidanesi o altre location suggestive adatte a ospitare i matrimoni. L’obiettivo dell’incontro – al quale hanno partecipato insieme al sindaco gli assessori Roberto Fadda Di Martino (Attività produttive e Turismo), Riccardo Saldì (Affari generali) e il consigliere Valeria Piras - era quello di riuscire a mettere a disposizione una lista di strutture valide per poter svolgere le nozze.
“Il matrimonio è un moltiplicatore turistico, gli sposi rimangono anche per trascorrere la luna di miele”, ha affermato il primo cittadino. “Una parte di location sono demanio comunale ma si intende anche dare dei luoghi in comodato d'uso a titolo gratuito che appartengono ai privati”, ha aggiunto Delunas precisando che per le celebrazioni sono previste delle agevolazioni tariffarie per i residenti quartesi.
A lasciare perplessi alcuni degli imprenditori presenti in aula - nel corso della conferenza stampa – è il comodato d’uso a titolo gratuito. “Come facciamo però con le interruzioni di servizio delle nostre strutture?”, ha chiesto Gabriele Delogu del Consorzio 5 vele.
“L'obiettivo è quello che gli ospiti - novelli sposi - chiedano di poter usufruire di altri servizi presenti nella struttura, inoltre è anche un modo per sponsorizzare la propria attività”, ha risposto il consigliere Valeria Piras agiungendo: “Il turismo matrimoniale aiuta ad allungare la stagione. Lo scorso anno in Sardegna il fatturato derivante dai matrimoni estivi è stato di 80milioni di euro, corrisponde al 2% del fatturato nazionale. Si sono sposate 150 coppie. È per questo che i territori devono mettersi nelle condizioni di poter ospitare questo tipo di turismo. I matrimoni smuovono la nostra economia. Infatti in genere chi si sposa resta anche per il viaggio di nozze o per una vacanza”. Secondo quanto riferito dal sindaco, la scorsa estate si sono celebrati circa 8 matrimoni ogni weekend.