In Sardegna

Lanusei, 73enne truffata per 130mila euro: denunciati i due responsabili

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LANUSEI. Una truffa sofisticata, condotta tramite sms e telefonate apparentemente ufficiali, ha portato una donna di 73 anni di Lanusei a perdere oltre centomila euro. La vittima, ingannata con la tecnica del caller id spoofing, ha creduto di parlare con un operatore bancario e poi con un carabiniere, seguendo le istruzioni dei truffatori fino a effettuare tre bonifici per un totale di 119.800 euro.

Tutto è iniziato il 13 agosto, quando la donna ha ricevuto un sms che sembrava provenire da Nexi, nel quale le veniva segnalata un’operazione da 990 euro non riconosciuta. Nel messaggio erano indicati un numero da chiamare e le istruzioni per bloccare la presunta transazione. Una volta contattato quel numero, un finto operatore le ha parlato di una frode in corso e della necessità di coinvolgere i carabinieri. Poco dopo, la donna ha ricevuto una telefonata che mostrava sul display il numero della centrale operativa dei carabinieri di Lanusei, manipolato dai truffatori. Un uomo, presentatosi come “Giuseppe”, l’ha convinta a recarsi in banca e ad effettuare tre bonifici urgenti verso conti Findomestic.

Solo in seguito la 73enne ha capito di essere stata ingannata e si è rivolta alla stazione dei carabinieri di Lanusei. L’immediata denuncia ha permesso ai militari di identificare i responsabili e di bloccare parte del denaro: 30.800 euro sono stati recuperati e saranno restituiti alla vittima. Stando a quanto trapela si tratterebbe di un 41enne e un 24enne.

I carabinieri invitano i cittadini alla massima prudenza: non bisogna mai fornire dati personali o effettuare pagamenti sulla base di telefonate, sms o email sospette, anche quando sembrano provenire da enti ufficiali. In caso di dubbi, è fondamentale contattare il numero di emergenza 112.