In Sardegna

Una "pistola" per riconoscere l'agnello sardo da quello "continentale"

Agnello-macalleria

CAGLIARI. Una "pistola" per riconoscere gli agnelli sardi da quelli importati. La proposta sperimentale lanciata dall'Agenzia regionale per l'innovazione tecnologica nel settore agricolo (Agris) è accolta con entusiasmo dal presidente del Consorzio di tutela dell'agnello di Sardegna Igp (Contas) Battista Cualbu, impegnato questa mattina a Bidonì nel convegno “Agnello di Sardegna Igp, mercati esteri e opportunità: tra cultura, identità e innovazione".

Lo strumento - presentato da Marco Acciaro di Agris - consiste in una sorta di pistola che, applicata sulla carcassa dell'animale in modo rapido e non invasivo, consente attraverso la chemiometria e la spettroscopia di predire la composizione chimica del prodotto. Un metodo ancora in fase di sperimentazione destinato a rivoluzionare le pratiche di controllo e di tutela dell'agnello sardo. Un prodotto destinato in queste vacanze pasquali non solo al mercato sardo ma anche a tutto il resto d'Italia grazie ai circoli degli emigrati della Fasi presenti con 70 circoli in dieci regioni e non solo: presto l'agnello sardo - per il quale il direttore del Contas Alessandro Mazzette ha proposto un marchio identificativo sull'esempio del Trentino - entrerà nella nuova piattaforma di e-commerce "Sarda Tellus".