In Sardegna

La Sardegna ricorda la strage di Nassiriya e il maresciallo Silvio Olla: "Indelebile"

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Dal video del Consiglio regionale - Immagini Paolo Vacca 

 

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CAGLIARI. La Sardegna ricorda la strage di Nassiriya e il maresciallo della Brigata Sassari Silvio Olla, che morì nell'attentato del 12 novembre del 2003 in Iraq. A ricordarlo oggi è il presidente del consiglio regionale Piero Comandini. “Siamo riconoscenti a chi ha sacrificato la vita per garantire la pace, per difendere la Patria e i diritti delle popolazioni. Il ricordo del Maresciallo Olla e di tutte le vittime delle Forze Armate impegnate nelle missioni di pace, in varie parti del mondo, è indelebile", dice Comandini, "Ricordare Nassiriya significa rinnovare un impegno: quello di onorare il coraggio, l’abnegazione di chi serve lo Stato e ricordare alle nuove generazioni i valori della pace e della solidarietà. Ricordare assume quest’anno, se possibile, un significato ancora più profondo. I conflitti in corso, il sacrificio di intere popolazioni, la devastazione dei territori ci fanno riflettere sul significato della parola pace”. 

Anche la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, onora la memoria del maresciallo e ricorda la strage di Nassiriya: "Ventidue anni dopo, il ricordo della strage di Nassiriya resta una ferita profonda nella memoria del nostro Paese. Oggi rendiamo omaggio alle 28 persone che persero la vita in quell’attentato, in particolare i 19 italiani, tra cui Silvio Olla, Maresciallo Capo della Brigata Sassari, e Massimo Ficuciello, anche lui Maresciallo della Brigata", commenta Todde, "Il loro sacrificio ci ricorda ogni giorno il valore della dedizione, del dovere e della pace, soprattutto in un tempo in cui il mondo è attraversato da nuovi conflitti e sofferenze. Ricordare Nassiriya significa rinnovare l’impegno a costruire un futuro fondato sul dialogo, sulla solidarietà e sul rispetto della vita umana”.