ORISTANO. Prima gli insulti, poi un forte pugno "tra naso, zigomo destro e labbro superiore" all'arbitro. È successo domenica scorsa, durante il match tra Ula Tirso e Pattada, al 42', proprio quando la squadra ospite stava dominando la partita. Joseph Jatta, giocatore dell'Ula Tirso -squadra di seconda categoria rinata grazie alla presenza di migranti ospiti delle strutture di accoglienza della zona -non è riuscito a frenare la sua rabbia dopo l'espulsione per "frasi ingiuriose nei confronti dell'arbitro". Da lì la situazione è degenerate. Le minacce e poi l'aggressione. Il giovane ha colpito il direttore di gara con un forte pugno in faccia, lasciandolo stordito a terra per alcuni minuti - come si legge nella decisione ufficiale del giudice sportivo - tanto da richiedere l'intervento del 118. Per l'arbitro una prognosi di 5 giorni. Ma quel pugno costerà al giocatore ben 3 anni di squalifica, fino a giugno del 2021.
Insulti e pugno in faccia all'arbitro, maxi squalifica per il giocatore dell'Ula Tirso
- Marzia Diana