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CAGLIARI. Sanzioni fino a 516 euro per chi percorre la Sella Del Diavolo di Cagliari in bici fuori dalle strade con fondo artificiale. È stato pubblicato il Decreto assessoriale per la tutela del territorio della Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia.
"Con il Decreto n. 18 del 23 settembre 2025 l’assessora della Difesa dell’Ambiente ha approvato, su proposta del Corpo Forestale, l’integrazione dell’articolo 5 delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale (Pmpf), già adottate con il Decreto assessoriale n. 3022/3 del 31 marzo 2021, al fine di tutelare il fragile equilibrio ecologico e idrogeologico della Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia a Cagliari", si legge sul documento.
"Questa integrazione si fonda su un’approfondita istruttoria tecnico-scientifica condotta dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Basandosi su criteri di geopedologia e ecologia forestale è stato possibile analizzare il degrado del suolo e della vegetazione nelle aree in questione.
Nel corso degli anni la frequentazione sempre più assidua di escursionisti, e di appassionati di mountain-bike in particolare, ha purtroppo determinato un eccessivo impatto sul fragile equilibrio ambientale, di fatto concretizzatosi in un massiccio reticolo di sentieri che espongono il suolo a fenomeni erosivi incanalati e diffusi. Sebbene tale frequentazione non regolamentata fosse fino ad oggi giuridicamente legittima, è parso tuttavia indispensabile correre ai ripari imponendo le restrizioni d'uso disciplinate dal nuovo comma inserito nell'art. 5, auspicando una protezione più efficace dell'area.
Alla Sella del Diavolo le biciclette possono essere utilizzate solamente nelle strade con fondo artificiale e lungo la pista di larghezza minima di due metri che collega il faro di Sant’Elia al fortino di Sant’Ignazio.
Il provvedimento, adottato in coerenza con i principi di precauzione e di sostenibilità ambientale, persegue il contenimento dei processi di degrado e il graduale riequilibrio delle condizioni ecologiche e geopedologiche compromesse, al fine di conservare la residua funzionalità dei versanti e di prevenire ulteriori fenomeni di erosione e perdita di suolo.
Le violazioni alle suddette disposizioni sono punite con la sanzione amministrativa da € 51,00 a € 516,00, oblazione di € 102,00 se pagati entro 60 gg dalla notificazione", conclude la nota.