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CAGLIARI. "Oggi il simbolo di Fortza Paris appartiene ufficialmente a me, non rivendico un possesso materiale, ma proteggo la memoria di mio marito". Così oggi, Denisce Scalas, scrive agli organi di stampa a distanza di sette mesi dalla scomparsa del marito, Gianfranco Scalas, leader del movimento politico e portavoce dell'esercito. Per comprendere meglio le motivazioni della scelta occorre leggere il tetso completo che parla di un'eredità che "non appartiene a chi vuole inseguire poltrone, ma a chi ha davvero a cuore la nostra terra". e poi "smettete di usare il simbolo senza autorizzazione".
Di seguito la lettera completa firmata da Denise Scalas.
"Nel 2004, Gianfranco Scalas, insieme ad Antonello Carboni e Antonio Giua, depositò ufficialmente il simbolo di Fortza Paris. Quel simbolo non è mai stato un semplice segno grafico: era ed è l’espressione viva della sua passione, del suo amore e della sua dedizione verso i sardi e verso la Sardegna
Oggi, come moglie di Gianfranco, desidero comunicare che il simbolo appartiene ufficialmente a me. Con questo gesto non rivendico un possesso materiale, ma intendo proteggere la memoria di Gianfranco e il significato autentico di ciò che ha rappresentato per tutta la sua vita.
Chiedo a tutti di rispettare questa scelta, e con essa il ricordo di Gianfranco. Non è tempo di divisioni né di ambizioni personali, ma di riflessione e di responsabilità. La sua eredità non appartiene a chi vuole inseguire poltrone, ma a chi ha davvero a cuore la nostra terra.
Vi invito, nel rispetto del mio dolore, a smettere di usare il simbolo senza autorizzazione. Ma soprattutto vi invito a ricordare ciò che Gianfranco ha sempre insegnato: lavorare con onestà, mettere i sardi al centro, non rassegnarsi a una politica che lascia a casa oltre la metà della gente.
Il simbolo di Fortza Paris resterà per sempre il segno del coraggio, della passione e dell’amore che Gianfranco aveva per il suo popolo e per la Sardegna".