In Sardegna

Uta, dopo risse e suicidi in carcere il ministero invia gli ispettori: "Agenti allo stremo"

UTA. Dopo i numerosi casi critici assurti agli onori nella cronaca negli ultimi mesi, nel carcere di Uta arriva la visita ispettiva della commissione ministeriale. A salutare l'iniziativa il sindacato di polizia penitenziaria Ugl. Di seguito il testo integrale del comunicato:

"In questi giorni presso la Casa Circondariale "Ettore Scabs" di Cagliari-Uta a in corso un'approfondita ispezione da parte di una Commissione del Ministero della Giustizia Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Infatti, l'Istituto cagliaritano è assurto agli altari della cronaca penitenziaria nazionale per essere tra i peggiori (forse il peggiore) carcere d'Italia a causa dell'elevatissimo numero di eventi critici verificatisi fin dalla data della sua apertura (suicidi, decessi, atti di autolesionismo, episodi di violenza tra gli stessi detenuti ed aggressioni nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria, ecc.), a cui si aggiungono evidenti situazioni di disagio e stress psicofisico dei Poliziotti Penitenziari che lamentano di essere continuamenti vessati, a lora dire, da procedimenti penali e disciplinari a loro carico".

Carcere-di-Uta

 

"È di tutta evidenza - prosegue la nota - la criticita organizzativa in cui versa la Casa Circondariale di Cagliari con i poliziotti penitenziari allo stremo delle forze (non certo in migliori condizioni versa la popolazione detenuta e gli altri Operatori Civili) a causa della disorganizzazione e di una gestione verticistica che non ci soddisfa di certo, anzi ci lascia delusi ed enormemente demotivati, abbandonati dallo Stato ed in balia di decisioni calate dall'alto e non più sostenibili".

"La permanenza in sede della Commissione, dal lunedì al venerdì di questa settimana, ha creato vieppiù una situazione imbarazzante per quanto anomala; infatti in questi giorni tutto risulta in ordine, ogni posto di servizio risulta coperto, Personale in ordine e presente ad ogni cancello, pulizia dei locali e degli spazi interni, apertura costante del servizio ristoro e tanto altro, che di solito sono solo un miraggio nei giorni "normali" , tanto da spingerci a chiedere alla stessa Commissione investigativa di restare in istituto a tempo indeterminato, visti i notevoli benefici organizzativi".

"In chiusura, umorismo a parte - conclude il comunicato - ci auguriamo di cuore che venerdì, al termine della visita ispettiva, la Commissione ministeriale possa "vedere oltre" e prendere le decisioni più opportune che debbono essere necessariamente di cambiamento, onde riaccendere la speranza di migliori condizioni di vita per la Polizia Penitenziaria, per i ristretti e per tutti gli Operatori Civili che lavorano in tale Istituto. Speriamo che al rientro a Roma la Commissione fornisca agli Uffici competenti una versione realistica delle condizioni gestionali dell'Istituto di Cagliari al fine di determinare provvedimenti non più rinviabili da parte del Ministero della Giustizia che rendano merito ai sacrifici immani svolti quotidianamente dal Personale. Da parte nostra esprimiamo massima solidarietà a tutti i colleghi della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale "Ettore Scalas" di Cagliari-Uta".