CAGLIARI. I sindacati Cgil Cisl e Uil hanno incontrato ieri pomeriggio l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi per avviare il dialogo sulle emergenze, che - dicono - erano e restano irrisolte: liste d’attesa posti letto insufficienti, pochi medici, assistenza domiciliare carente. Un primo passo verso il disgelo tra le parti.
La Uil ha espresso con fermezza le priorità irrinunciabili per il rilancio del sistema sanitario sardo, ponendo l'accento sulla necessità di interventi urgenti e strutturali per garantire una sanità pubblica efficiente, equa e accessibile a tutti i cittadini. "Abbiamo ribadito con forza all'assessorato le emergenze che affliggono la sanità sarda. L'abbattimento delle liste d'attesa rimane una priorità assoluta, così come la riorganizzazione del CUP e del sistema Recall per un accesso più trasparente ed efficace ai servizi”, ha dichiarato Guido Sarritzu, Segretario Regionale della UIL, “riteniamo inoltre utile destinare risorse alle strutture private accreditate per contribuire a smaltire le liste d'attesa, ma solo previa verifica delle condizioni di lavoro degli operatori e del pieno rispetto dei contratti nazionali”. La Uil ha inoltre sottolineato l'importanza strategica del potenziamento della medicina territoriale e la necessità impellente di un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazione del personale precario, unitamente allo scorrimento delle graduatorie esistenti.
"Senza un investimento massiccio sulle risorse umane, la sanità sarda non potrà mai risollevarsi. È fondamentale valorizzare le professionalità esistenti e dare certezze ai tanti lavoratori precari che ogni giorno garantiscono il funzionamento del sistema", ha aggiunto Sarritzu. Grande rammarico per l'assenza della Presidente Todde all'incontro odierno, Sarritzu sottolinea l'importanza di un coinvolgimento diretto della massima carica regionale nelle delicate questioni sanitarie. "Auspichiamo vivamente che la Presidente Todde possa proseguire l'interlocuzione con tutte le organizzazioni sindacali adottando un metodo di confronto nuovo, soprattutto preventivo, per quelle che sono le scelte cruciali per affrontare le criticità del sistema sanitario. Riteniamo fondamentale una maggiore trasparenza e partecipazione rispetto a quanto accaduto recentemente sul DDL 40", ha affermato il segretario regionale, "Abbiamo chiesto obiettivi chiari e tempi definiti per gli interventi necessari. La sanità sarda non può più attendere risposte parziali o rimandate. È il momento di agire con determinazione per garantire un futuro dignitoso al nostro sistema sanitario e a tutti i cittadini sardi", ha concluso Sarritzu.