CAGLIARI. "Da troppo tempo chiediamo alla Giunta regionale un impegno concreto per garantire la stabilizzazione dei lavoratori precari della sanità, ma continuiamo a ricevere solo promesse". La Uil Sardegna chiede di nuovo con forza un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni per il personale sanitario, tecnico e amministrativo, denunciando l'assenza di risorse specifiche nella Legge di Stabilità regionale 2025.
"La grave carenza di operatori mette a rischio la tenuta del sistema sanitario pubblico e compromette la qualità dei servizi ai cittadini", dichiara Guido Sarritzu, Segretario regionale UIL Sardegna. La UIL evidenzia come, nonostante lo stanziamento di milioni di euro per l'acquisto di prestazioni, nulla sia stato previsto per assumere in modo stabile il personale sanitario pubblico.
"Durante la pandemia, questi professionisti hanno garantito la tenuta del sistema sanitario con sacrificio e dedizione. Oggi, invece di riconoscerne il valore, vengono lasciati nell'incertezza e nel precariato. È una vergogna", prosegue Sarritzu. Il sindacato chiede con urgenza una ricognizione dettagliata di tutti gli operatori sanitari, tecnici e amministrativi precari presenti sul territorio regionale, al fine di quantificare le risorse necessarie da inserire nella Legge di Stabilità per garantire la loro stabilizzazione.
"La sanità sarda non può più aspettare. La Giunta e il Consiglio regionale smettano di perdere tempo e portino subito in Aula un provvedimento concreto. Servono risorse certe e un piano chiaro per assumere e stabilizzare il personale: senza operatori, la sanità pubblica non può funzionare", conclude Sarritzu, “la UIL Sardegna continuerà a monitorare la situazione e a sollecitare la Regione affinché venga data una risposta concreta a centinaia di lavoratori precari e ai cittadini che hanno diritto a un servizio sanitario efficiente e di qualità”.