CAGLIARI. Chi non possiede un autocarro a nome dell’azienda per cui lavora non può usufruire degli stalli riservati al carico e scarico a Cagliari. Lo segnala la Fipe Confcommercio Sud Sardegna spiegando che: "Questo è ciò che prevede l’articolo 158 del Codice della Strada. Capiamo bene la legge, e noi cerchiamo sempre di rispettarla”, precisa Emanuele Frongia, presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna, “tuttavia talvolta, come in questi casi, diventa impossibile lavorare senza correre il rischio di incappare in una sanzione, sono almeno venti le segnalazioni che abbiamo ricevuto negli ultimi giorni”.
E spiega perché. “Esiste un’anomalia dovuta forse anche alla non ben chiara interpretazione della norma che comunque pone gli operatori nel rischio di essere sanzionati. Chi acquista un automezzo a nome dell’azienda a volte lo fa come auto aziendale, anche perché ricordiamoci che le nostre aziende sono molto spesso ditte individuali o a nome collettivo, dove il patrimonio del titolare per certi versi coincide con quello dell’azienda. Pertanto è davvero difficile che un piccolissimo barista si possa permettere sia autocarro che automezzo privato”.
Il numero uno della Fipe Confcommercio Sud Sardegna si rivolge ai Comuni. “Non chiediamo affatto di chiudere un occhio nei confronti dei lavoratori, ma chiediamo solo di istituire un pass apposito, anche per chi non possiede un autocarro, per usufruire degli stalli riservati al carico e scarico. Alcuni Comuni, come quello di Iglesias, hanno adottato la stessa modalità per permettere a chi non è residente in una zona Ztl, di poter accedere per lo stesso motivo, pertanto riteniamo che sia utile sposare la stessa prassi nei comuni che non hanno ancora provveduto a utilizzare la procedura”.