(Foto estate 2023, gatto che dorme)
SAN SPERATE. Un gatto, ben noto ai frequentatori del giardinetto megalitico di San Sperate, sarebbe stato usato come palla per un gioco crudele prima di essere ucciso. Questo il racconto che da giorni circola tra i cittadini e sui social, scatenando indignazione e sgomento. Tuttavia, la vicenda resta avvolta nel mistero: il corpo dell’animale non è stato trovato, il testimone è anonimo e i fatti risalirebbero a diverse settimane fa. Ora, però, c’è una denuncia ufficiale, nella speranza che non sia troppo tardi per fare chiarezza.
Secondo quanto emerso, l’episodio risalirebbe a gennaio. Un testimone anonimo avrebbe assistito alla scena: alcuni ragazzi intenti a giocare nel giardinetto megalitico con un oggetto che, a un primo sguardo, sembrava una palla. Solo avvicinandosi avrebbe scoperto la verità: si trattava del corpo senza vita di un gatto. Non uno qualunque, ma il mansueto simil certosino che da anni si aggirava nel giardino, amato da molti e sempre in cerca di coccole. Alla vista di un estraneo, i giovani si sarebbero dati alla fuga, portando con sé il corpo dell’animale, che da allora è sparito nel nulla. Il racconto ha iniziato a diffondersi in paese, prima passando di bocca in bocca e poi approdando sui social, tra ricostruzioni approssimative, dettagli contraddittori e accuse, il caso è diventato un argomento caldo nella comunità.
Monica Granata, presidente dell’associazione Anima Mundi, ha dichiarato: “Siamo andate in caserma e abbiamo sporto denuncia ad ignoti basata su una segnalazione che però è anonima. I carabinieri ci hanno ascoltato, ma sappiamo che ora, dopo tanto tempo, è complesso anche per loro indagare”. La vice presidente, Lidia Serra, aggiunge: “Ho dedicato la vita al volontariato e alla lotta contro le crudeltà verso gli animali, mi auspico che la nostra comunità faccia terra bruciata attorno a questi pochi individui che mettono in atto atrocità di questo tipo e soprattutto non si deve aver timore di denunciare e se necessario intervenire”. Dello stesso avviso il sindaco Fabrizio Madeddu: “Quello descritto è un crimine. La gente lo deve capire, bisogna denunciare se no, poi, ci si ritrova in situazioni del genere. La sensibilità c’è, i cittadini lo hanno dimostrato. Ora serve il coraggio di denunciare un crimine quando lo si vede”. Intanto qualcuno passa al giardinetto alla ricerca del micio, nella speranza di incrociarlo, ma di lui nessuna traccia.