In Sardegna

Dal car sharing al trasporto a chiamata: Cagliari e Ctm aprono la strada alla mobilità del futuro

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CAGLIARI. Oggi, la sala ex cappella della città metropolitana di Cagliari ha ospitato un incontro significativo nell'ambito del progetto embracer (interconnecting mobility across european cities and suburbs), finanziato dal programma interreg europe. L’iniziativa, avviata nel 2023, ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali per esplorare nuove strategie di integrazione tra trasporto pubblico e mobilità innovativa.

L’incontro ha preso piede dopo i precedenti eventi di Vilnius e Lipsia, portando a Cagliari un confronto con gli stakeholders locali per sviluppare soluzioni concrete, che riguardano soluzioni di trasporto come biciclette, ride-hailing, car/bike/scooter sharing, trasporto pubblico a chiamata e navette autonome. L’obiettivo del progetto è migliorare la connessione tra aree urbane e periferiche, promuovendo un modello di trasporto più efficiente, sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.

Francesco Lilliu, vicesindaco della città metropolitana di Cagliari e delegato alla mobilità, ha affermato: «L’incontro di oggi è una delle tante iniziative che l’Ente intraprende insieme a stakeholder e partner per dare vita a una comunità di operatori in grado di sviluppare buone pratiche in tema di mobilità di ultimo miglio e mobilità sostenibile. La partecipazione a progetti di alto profilo e di rilevanza internazionale permette alla città metropolitana di Cagliari di condividere ed esportare buone pratiche in ambito di mobilità sostenibile. Ringrazio il dirigente Paolo Mereu e tutti gli uffici per il grande lavoro che stanno portando avanti».

Barbara Manca, assessora regionale dei trasporti, ha invece messo in luce la complessità di gestire i servizi di trasporto pubblico nelle aree a domanda debole: «Istituire servizi di trasporto pubblico in aree a domanda debole, come in Sardegna, è una sfida complessa che richiede un forte impegno politico e risorse pubbliche. I servizi tradizionali spesso non sono efficaci in queste aree, quindi il progetto embracer propone un mix di soluzioni complementari: linee di trasporto pubblico tradizionali, servizi a chiamata, car sharing, car pooling e taxi collettivi, supportati da applicazioni tecnologiche». Manca ha poi specificato: «Progetti di particolare interesse includono il car sharing metropolitano della città metropolitana, le tecnologie innovative di Playcar e il progetto del Ctm per Quartu Sant’Elena e Quartucciu. Questi progetti saranno monitorati dall’assessorato dei trasporti per la loro possibile applicazione in altri contesti, in linea con il piano regionale dei trasporti in fase di redazione».

Un altro aspetto rilevante discusso durante l'incontro riguarda il trasporto a chiamata. In collaborazione con la città metropolitana e il Ctm, i partner del progetto stanno valutando la possibilità di avviare un servizio pilota dedicato alle zone a domanda debole di Quartu e Quartucciu. Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu, ha espresso la sua soddisfazione per l'iniziativa, mentre Elisabetta Atzori, assessora alla mobilità del comune di Quartu Sant’Elena, ha aggiunto: «Auspichiamo un intervento della regione Sardegna per supportarne l’attuazione».

Il progetto embracer continua così a fare passi avanti nel promuovere un modello di mobilità sostenibile e innovativo, con l’ambizione di rispondere alle esigenze di trasporto in Sardegna e di altre città europee.