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CAGLIARI. La giunta comunale di Cagliari ha approvato la proposta di inserire tre alberi cittadini nell'elenco regionale degli Alberi Monumentali. Si tratta di un Ficus macrophylla, piantato nel 1883 in piazza Ingrao, un Cupressus sempervirens di oltre 200 anni nel cimitero di Pirri, e un’Erythrina falcata, nota come albero del corallo brasiliano, che cresce nei pressi di piazza Annunziata.
Il Ficus e il Cipresso sono considerati simboli della memoria storica e paesaggistica della città, mentre l’Erythrina spicca per la sua rarità botanica e la vivida fioritura.
Il Ficus all’intersezione tra la via Roma, la via Regina Margherita e la via XX settembre, "fu messo a dimora attorno al 1883, in occasione dei lavori di realizzazione dello storico “Parterre della Darsena”, superstite ai bombardamenti degli alleati durante la II Guerra Mondiale", si legge nella documentazione del Comune. Di fatto "è uno dei più importanti testimoni storici viventi dei numerosi mutamenti della nostra città, della quale costituisce un emblema familiare, identitario e dall’immenso valore paesaggistico, tanto per i cagliaritani quanto per i turisti. Il valore ecologico della pianta è di precipua importanza in quanto garantisce rifugio e sosta per l’avifauna di passo, autoctona ed esotica. Altresì, l’immensa superficie della chioma assolve alla funzione di assorbimento degli inquinati fortemente presenti nel sito, in quanto rappresenta uno dei gangli principali del traffico cittadino, oltre a svolgere una formidabile azione di mitigazione dell’effetto “isole di calore”".
Sul Cupressus sempervirens (nome volgare “Cipresso comune”) si legge invece: "età stimabile di oltre 200 anni, a dimora presso il cimitero di Pirri, già precedentemente alla costruzione del cimitero stesso, patriarca verde di tutta l’area, rappresenta una figura familiare per generazioni di pirresi e costituisce parte integrante della memoria collettiva cittadina. La pianta è caratterizzata da un elevato valore ecologico, in quanto rifugio per l’avifauna stanziale e di passo, e presenta altresì un fortissimo pregio estetico".
Ora spetterà al corpo forestale della Sardegna valutare la proposta e aggiornare l’elenco regionale, salvaguardando questi straordinari testimoni della natura e della storia locale.