In Sardegna

Legge sugli appalti, critiche degli ingegneri di Cagliari: "Occasione sprecata, ora rischio impugnazione"

CAGLIARI. Un’accelerazione improvvisa che non ha consentito di portare a termine un iter orientato a un costruttivo confronto. L'approvazione della nuova legge regionale sugli appalti suscita le perplessità non solo dell'Anac ma anche dell'ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari: "La procedura condivisa - spiega Sandro Catta, presidente dell'ordine -  avrebbe certamente ridotto il rischio di impugnazione della nuova norma da parte del Governo, ma ora il testo approvato ieri sera dal Consiglio regionale è a forte rischio impugnazione".

"Non siamo solo noi a dirlo - prosegue Catta - l’Autorità nazionale anticorruzione lo ha sottolineato in una nota, inviata alla Regione il 2 marzo scorso, nella quale vengono evidenziate in particolare le criticità contenute negli articoli 35 (sulla commissione giudicatrice) e 43 (sulle stazioni appaltanti) della nuova normativa".

Appalti-generica

Per questo motivo, aggiunge il presidente del'ordine degli ingegneri cagliaritani, sarebbe stata necessaria un’ulteriore fase di analisi delle norme, dicono i tecnici: "Abbiamo fatto delle proposte anche dopo l’approvazione del testo in commissione e siamo riusciti ad ottenere qualche risultato, ad esempio la modifica dell’articolo 21 comma 3 sulle modalità di affidamento di contratti pubblici sotto la soglia dei 40 mila euro che nell’originaria formulazione avrebbe portato a difficoltà di valutazione per la pubblica amministrazione e a una contrazione della concorrenza nel mercato".

Invece il testo licenziato dall'Aula di via Roma lascia una serie di significativi punti critici, a cominciare dall'istituzione della società di progettazione interna: "Su questa questione riteniamo che la pubblica amministrazione, in nome della qualità delle opere, dovrebbe affidare la progettazione di opere strategiche preferibilmente attraverso procedure concorsuali che garantiscano la competizione tra le eccellenze regionali, nazionali e internazionali - continua Catta - Con questa legge si sarebbero potute risolvere anche altre criticità aperte, come la questione degli incentivi per le funzioni tecniche da riconoscere ai dipendenti dell’amministrazione. Abbiamo perso un’occasione per porre rimedio a un problema irrisolto a livello nazionale".

Oggi pomeriggio, intanto, nella sede dell’Ordine di via Tasso è previsto alle 18 un incontro con gli iscritti: "Ragioneremo assieme sulle conseguenze dell’approvazione di questa legge - conclude Catta - ma in particolare penseremo a come la nostra categoria potrà dare il proprio contributo per smussare le criticità e per valorizzare gli spunti positivi, presenti soprattutto in chiave di semplificazione dei processi, di questo nuovo impianto normativo".