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ORISTANO. Anche la Struttura Complessa di Oncologia-Ematologia della Asl 5 di Oristano ha partecipato allo studio di rilievo internazionale pubblicato nelle scorse settimane sulle pagine della rivista scientifica “British Journal Haematology”. Una firma importante, testimone della vivacità scientifica del polo oncologico oristanese che, oltre all’attività clinica, è impegnata nella sperimentazione di terapie più innovative ed efficaci nella cura dei tumori.
"Si tratta di uno studio multicentrico promosso dalla Fondazione Italiana Linfomi – ha spiegato il direttore della struttura di Oncologia-Ematologia Luigi Curreli – a cui hanno preso parte 18 centri in Italia, tra cui è stato selezionato quello di Oristano", dice.
Lo studio
"Abbiamo preso in considerazione una patologia di nicchia, come la macroglobulinemia di Waldestrom, una rara forma di tumore che provoca la proliferazione incontrollata dei linfociti B, seguendo i pazienti per diversi anni".
Nello specifico, la ricerca mirava a verificare l’efficacia e la sicurezza di alcuni farmaci, il bendamustine, il rituximab e il bortezomid, nel trattamento dei pazienti affetti da questa rara forma di tumore.
Sono stati complessivamente 38 i pazienti arruolati, con un’età media di 67 anni, molti dei quali con altre patologie associate. I risultati dello studio, durato tre anni, sono stati elaborati nel 2023 e pubblicati nel 2024 sulla rivista scientifica inglese di ematologia. "Lo studio, pubblicato su una prestigiosa rivista medica, è la prova che anche il centro di Oncologia-Ematologia di Oristano ha dato e può dare il suo contributo alla ricerca scientifica – afferma il direttore generale della Asl 5 Angelo Maria Serusi –. Un riconoscimento importante per i professionisti che lavorano nella struttura e per tutta la sanità oristanese, che ancora una volta dimostra di possedere delle eccellenze".