CAGLIARI. Contrastare ogni tipo di violenza. È l’obiettivo del nuovo sportello “Oltre il buio la speranza”, inaugurato questa mattina nella sede di via Passeri 5, affidato a professionisti come avvocati, medici e psicologi e coordinato dal Centro di Accoglienza “San Vincenzo” delle suore Figlie della Carità.
Tante le richieste d’aiuto, spiega la responsabile suor Anna Cogoni, da parte di donne, uomini, ragazzi e ragazze arrivate nelle case protette del centro d'accoglienza. Altrettante le segnalazioni da parte delle forze dell’ordine che si rivolgono a loro. “L’idea di creare lo sportello d’ascolto è nata perché c’è veramente tanta violenza in giro, non solo contro le donne, ma anche contro uomini e minori – continua suor Anna Cogoni - “Il desiderio è quello di poter abbracciare le persone in difficoltà e ascoltarle senza giudicarle”.
Le iniziative presenti già in campo sono tante, dalla casa protetta a Selargius dove vengono accolte persone in difficoltà, con l’obiettivo di reintegrarle nella società anche dal punto di vista lavorativo, passando per i centri di accoglienza per minori a Terramala, fino a quella per i padri in difficoltà, che molto spesso, dopo la separazione, si trovano senza un posto dove dormire.
Ma in futuro suor Anna Cogoni ne vorrebbe realizzare un’altra dove ospitare le madri detenute. “Il mio sogno, prima di morire, è quello di far ricongiungere le madri detenute con i propri figli. Ho avuto l’esperienza di portare bambini, anche molto piccoli, in carcere molti di loro non riconoscevano più la loro madre, mi si stringeva il cuore. Sono alla ricerca di una casa per questo”, conclude Cogoni.