CAGLIARI. In Sardegna il cybercrime rappresenta una minaccia sempre più concreta per imprese e cittadini. Nel 2023 sono state registrate 3.508 denunce per reati informatici da parte delle aziende, segnando un incremento del 4,3% rispetto al 2022. Questo dato emerge dal report dell’ufficio studi di Confartigianato imprese Sardegna, che ha analizzato i reati denunciati nell’isola tra il 2019 e il 2023.
Tra le tipologie più diffuse spiccano le truffe e le frodi informatiche, che rappresentano il 91% del totale, seguite dai delitti informatici veri e propri, come accessi abusivi e danneggiamenti di sistemi digitali.
A livello provinciale, Cagliari guida la classifica con 4.010 denunce nel 2023, seguita da Nuoro, Sassari-Gallura e Oristano.
"Gli imprenditori non possono abbassare la guardia", sottolinea Fabio Mereu, vicepresidente regionale di Confartigianato Sardegna. "Investire in tecnologie, capitale umano qualificato e cybersicurezza è essenziale per proteggere i sistemi e i dati aziendali."
Un problema cruciale è la carenza di figure professionali qualificate: oltre il 22% delle imprese italiane segnala difficoltà nel reperire esperti in cybersicurezza. Secondo il sistema excelsior, il 69,9% delle posizioni aperte per progettisti e amministratori di sistemi nel 2023 è risultato di difficile copertura.
Le piccole e medie imprese (Pmi), in particolare, sono tra le più vulnerabili agli attacchi informatici. Solo il 43,1% delle imprese che hanno investito nella transizione digitale dichiara di aver dato priorità alla cybersicurezza.
Confartigianato Sardegna lancia un appello per una maggiore collaborazione tra imprese, istituzioni e forze dell’ordine. "Proteggere le imprese dai reati informatici è una responsabilità condivisa", conclude Mereu. "Solo attraverso investimenti in formazione possiamo garantire un ambiente digitale sicuro, dove le aziende possano crescere senza timore."
Anche nel panorama nazionale, il cybercrime è in aumento. Nel 2022, l’Italia si è posizionata al sesto posto tra i paesi Ue per incidenza di reati informatici.
A livello regionale, il Molise e il Trentino-Alto Adige hanno registrato i tassi di crescita più elevati nel 2023, mentre in Sardegna l’aumento, pur significativo, resta sotto la media nazionale.