In Sardegna

Cappellacci: "Bene il decreto anti-aggressioni ai sanitari, arresto per chi usa la violenza"

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ALGHERO. “Il decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri inasprisce le pene, aumenta la vigilanza e istituisce l’arresto differito per chi usa violenza contro il personale medico”. Così Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera durante la tappa di oggi ad Alghero, al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile e all’ospedale Marino, della missione di Forza Italia nei presidi ospedalieri per affrontare l’emergenza sicurezza in sanità.

Cappellacci è arrivato insieme al componente della commissione Sanità del Consiglio Regionale Ivan Piras, al Consigliere nazionale di Forza Italia Marco Tedde e al Consigliere regionale di Forza Italia Piero Maieli. “Abbiamo voluto esprimere la nostra vicinanza al personale medico e paramedico che anche recentemente è stato vittima di pesanti aggressioni e dialogato con chi ogni giorno è in prima linea e giustamente chiede di poter operare in sicurezza e sanità. Eroi del quotidiano, non solo in pandemia, che nel caso del pronto soccorso dell’ospedale civile sono in sette per rispondere ad un afflusso di oltre cento pazienti al giorno e per questo meritano il massimo rispetto. Ma siamo pienamente consapevoli che la questione sicurezza si affronti non solo punendo i responsabili di questi atti vili ma anche e soprattutto rendendo gli ospedali dei luoghi dove i medici, il personale, i pazienti e i familiari possano muoversi in condizioni di efficienza adeguate alle esigenze di chi lavora e di chi viene curato".

"Per quanto riguarda l’ospedale Marino – sottolinea Cappellacci- i numeri parlano chiaro e riferiscono dei notevoli progressi conseguiti in questi anni, come nel caso degli interventi che sono passati dai 226 del 2021 ai 533 dei primi 8 mesi del 2024 e degli interventi protesici  che sono passati dai 24 del 2021 ai 79 dei primi mesi del corrente anno. Risultati che certificano la crescita esponenziale delle prestazioni fornite dal Marino di Alghero da quando è stato acquisito dalla Azienda Ospedaliera Universitaria – osserva Cappellacci-, che possono crescere ancora con il superamento delle questioni logistiche, della conclusione dei lavori nelle due ulteriori sale operatorie   e del problema relativo al fabbisogno di personale”. “Occorre un ragionamento di sistema e una organizzazione complessiva del Nord Sardegna – ha aggiunto Ivan Piras- per creare un rapporto virtuoso tra le strutture ospedaliere presenti e garantire tramite interventi organizzativi un migliore utilizzo delle risorse ed un sistema che risponda al fabbisogno dei pazienti, delle famiglie e del territorio”.