In Sardegna

Lingua blu, 3600 animali contagiati e più di 200 morti nell'oristanese

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Foto Facebook 

ORISTANO. Sono 3600 i capi contagiati dalla lingua blu e 215 gli animali morti. Sono i dati relativi agli allevamenti dell’oristanese, forniti dalla Asl 5. “Anche se l’indice di mortalità è molto più basso rispetto allo scorso anno”, commenta il direttore del Servizio Sanità Animale, Enrico Vacca, “oggi dichiariamo l’intero territorio provinciale zona di circolazione del virus sierotipo 3 (BTV3) della blue tongue e sullo stesso territorio verranno applicate le regole sul controllo delle movimentazioni dei capi per cercare di ridurre il diffondersi della malattia nelle greggi non ancora contagiate da questo sierotipo”.

Negli ultimi mesi la lingua blu ha raggiunto 180 aziende, 3600 i capi contagiati su un totale di 66 mila capi presenti e 215 animali morti. Nel territorio provinciale l’intero patrimonio ovino è di 441 mila capi, divisi in 1890 aziende. “Lo scorso anno i focolai erano stati 138, ma con ben 2200 capi deceduti”, ha riferito Vacca, “quest’anno l’indice di mortalità è di appena l’0,3 per cento. Nessun contagio da sierotipo 8, contro il quale la nostra Asl ha attuato una vaccinazione a tappeto nelle greggi. Purtroppo invece il sierotipo 3 ha trovato un terreno vergine per la sua diffusione. Al momento esiste un vaccino per questo sierotipo, ma non ancora autorizzato dal Ministero della Salute”. 

Oggi il Servizio di Sanità Animale della Asl Oristanese dichiara l’intero territorio provinciale zona di circolazione del virus BTV3. “Al momento non ha alcun senso escludere territori comunali ancora indenni, ma vicinissimi ad aziende, dove invece il virus della blue tongue si è già diffuso”, ha spiegato Vacca, “da oggi, dunque, da tutto l’oristanese le movimentazioni di animali della specie ovina, caprina e bovina, da vita, verso le zone non interessate dalla circolazione virale devono essere concordate con i servizi veterinari di partenza e destinazione con prenotifica o nulla osta di almeno 48 ore e le stesse movimentazioni sono subordinate al rispetto di alcune misure di riduzione del rischio, come il trattamento con insetto repellente e successivo test PCR”. Vacca ha concluso: “Le movimentazioni di animali delle stesse specie suddette solo da macello all’interno del territorio nazionale possono essere consentite senza restrizioni, a condizione che gli animali non presentino segni clinici il giorno del trasporto, siano macellati entro 24 ore dall’arrivo al macello di destinazione e che i mezzi di trasporto siano trattati con insetticida”.

Tanti i messaggi di rabbia e preoccupazione degli allevatori sui social. Tra questi c'è Michela Dessì, imprenditrice agricola di Arbus, che scrive: "Oggi dopo 24 anni dal primo caso di lingua blu (18 agosto 2000) siamo ancora così…al punto di partenza, con una malattia che potrebbe essere controllata ed invece è lasciata all’improvvisazione di classi dirigenti inadeguate, incapaci di valorizzare e gestire le preziose risorse della nostra Terra".