CAGLIARI. Sono migliaia le persone controllate a Cagliari dalle forze dell'ordine nei mesi di luglio e agosto per far fronte alla malamovida. Il Questore di Cagliari ha disposto mirati servizi nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno in particolare nelle ore serali e di notte nel fine settimana dei mesi di luglio e agosto. I controlli sono stati svolti in concorso da polizia (in particolare la stradale), carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale.
Durante i controlli è stata arrestata una persona per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e sono state deferite in stato di libertà 4 persone per esplosioni pericolose e per guida in stato di ebrezza.
La polizia stradale ha controllato circa 50 veicoli. Sono state accertate una decina di contestazioni al Codice della Strada.
Mentre dai controlli amministrativi della Squadra Amministrativa della Divisione Amministrativa e Sociale nei confronti di una ventina di esercizi pubblici, sono state accertate 8 sanzioni amministrative, per lo più per la somministrazione di sostanze alcoliche ai minori sopra i 16 anni, nonché una denuncia all’Autorità Giudiziaria per la somministrazione di alcoolici a minori di anni 16. Cinque, invece, sono stati gli esercizi pubblici chiusi dal Questore, a Cagliari e in provincia per problematiche legate all’ordine e alla sicurezza pubblica.
Le forze dell'ordine si sono occupate anche delle “bande giovanili multietniche”, spesso responsabili di episodi di microcriminalità: in un paio di occasioni, i minori sono stati riaffidati alle famiglie convocate in Questura.
Nello stesso periodo la polizia di Stato ha intensificato i controlli su tutti i fronti. Sono stati 400 i posti di controllo effettuati ed oltre 6000 le persone identificate.
Tra le misure di prevenzione, a seguito di istruttoria della Divisione Anticrimine, il Questore ha emesso 10 avvisi orali, 3 fogli di via obbligatori, 3 ammonimenti per atti persecutori e 3 per violenza domestica.
Sotto il profilo investigativo, in costante sinergia con l’Autorità Giudiziaria, è stato dato impulso all’attività di contrasto alle truffe agli anziani, fenomeno particolarmente odioso ed allarmante. Nei mesi di riferimento, la Squadra Mobile ha sottoposto 6 soggetti a fermo di polizia giudiziaria, denunciandone altri due in stato di libertà, in tre distinte operazioni, di cui una in concorso con l’Arma dei carabinieri. I soggetti sottoposti a fermo, spacciandosi per carabinieri, inducevano le vittime ad effettuare rilevanti esborsi di ori e denaro, facendo leva su un grave pericolo imminente corso dai rispettivi figli o nipoti. Nel complesso sono stati recuperati circa 10mila euro in contanti e svariati gioielli per un valore di alcune decine migliaia di euro.
- Redazione