CAGLIARI. “Ce l’abbiamo messa tutta con una lista unica e con le risorse a nostra disposizione". Così commenta i risultati elettorali la candidata sindaco di Cagliari con Alternativa Emanuela Corda.
"Il sistema è questo e noi abbiamo fatto una campagna elettorale contro la logica del voto utile che, purtroppo, anche questa volta ha spinto gli elettori a polarizzarsi. Avevamo le corazzate contro. È difficile organizzarsi con una lista unica. Ci abbiamo provato e siamo sereni. Alternativa è un partito nazionale che continuerà a fare le sue battaglie per la democrazia e la Costituzione, perché credo ce ne sia bisogno, visto il forte astensionismo. In bocca al lupo al nuovo sindaco e a tutti coloro che come noi, con una lista unica, ci hanno provato”, afferma.
"Purtroppo è andata piuttosto male", scrive ancora Corda sui social. "Il voto d’opinione non è stato intercettato e ha trionfato la logica del voto utile. L’avevo messo in conto anche se ovviamente non nego il dispiacere. Ma quello che mi disturba maggiormente, al di là del risultato blando e del fatto che abbiamo impegnato risorse personali, fatica e impegno contro centinaia di candidati di due poli contrapposti corazzati tra i quali siamo finiti “triturati”, è che oltre ad aver subito un inspiegabile oscuramento (che cercherò di approfondire) per un giorno e mezzo nel massimo picco di attenzione mediatica, ora devo beccarmi anche i “crepa crepa” dei trolls da tastiera. Servi del sistema che invece che apprezzare chi da solo con sue risorse ci ha messo la faccia e non solo, godono del fatto che abbia avuto un insuccesso.
Penso che questo rappresenti bene la società in cui viviamo dove chi subisce passivamente i soprusi del sistema, si compiace nel vedere sconfitto chi prova a combattere il sistema. Il servo che gode dell’esser servo insomma".