CAGLIARI. Il vero motivo della crisi idrica in Sardegna è lo spreco legato alle perdite della rete e non la siccità. A lanciare l'accusa è il Gruppo di intervento giuridico che plaude alla decisione della Giunta regionale di evitare il rilascio in mare di milioni di metri cubi di acqua dall'invaso della diga di Torpè. Una visione condivisa dall'amministratore unico dell'Ente acque Giovanni Sistu, impegnato in questi giorni nelle trattative per scongiurare gli sprechi nell'invaso di Maccheronis: "Il sistema delle dighe che abbiamo ereditato necessita certamente di ulteriori interventi - spiega il numero uno di Enas - e d'altro canto è necessario prendere coscienza mutamenti climatici intervenuti ne corso dell'ultimo secolo: giusto mettere in efficienza gli impianti, ma bisogna risparmiare di più sulla risorsa idrica".