In Sardegna

"Ilaria libera subito", attivisti in piazza anche a Cagliari per chiedere la liberazione di Ilaria Salis

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CAGLIARI. "Libera subito". Questo è l'appello del comitato 'Da Cagliari per Ilaria Salis', uniti dalla condivisione di anni liceali con Roberto, il padre di Ilaria. Secondo il comitato è necessario, ora più che mai, amplificare l'eco di solidarietà e di sostegno alla lotta per la libertà di Ilaria Salis, detenuta da oltre un anno nel carcere di massima sicurezza a Budapest, sotto un regime che stringe sempre più le maglie su libertà e diritti civili.

In risposta a queste preoccupazioni, il comitato ha organizzato un presidio di solidarietà previsto per il 20 marzo a Cagliari, in piazza Garibaldi, dalle ore 18. Questo evento non solo mira a rafforzare la richiesta di intervento al governo italiano e alle istituzioni europee ma anche a testimoniare l'impegno della comunità di Cagliari e della Sardegna nella lotta per i diritti umani e la giustizia.

La situazione di Ilaria, imprigionata in un contesto dove le principali organizzazioni umanitarie internazionali segnalano gravi carenze nel rispetto dei diritti dei detenuti e una costante erosione dei principi democratici, ha da tempo acceso l'allarme tra numerosi attivisti italiani. La loro preoccupazione non riguarda solo la sicurezza di Ilaria, ma anche le potenziali influenze di un clima politico avverso sul corso della giustizia. Con uno sguardo rivolto alla prossima udienza del processo, fissata per il 28 marzo a Budapest, il comitato auspica che la solidarietà e il sostegno possano fare la differenza. Tuttavia, persiste la convinzione che, date le circostanze, le condizioni per un processo equo in Ungheria siano compromesse. Da qui la richiesta che Ilaria possa essere giudicata in Italia, in una cornice giuridica che rispetti i diritti garantiti dalla decisione-quadro del Consiglio d'Europa del 2009.

"Le condizioni di detenzione di Ilaria - scrive il comitato 'Da Cagliari per Ilaria Salis' - marcate da restrizioni fisiche e da un trattamento giudiziario severo, sono il simbolo di un sistema che discrimina apertamente chi si oppone all'ideologia dominante, mentre lascia mano libera ai fautori di ideologie estremiste". Questa situazione, secondo il comitato, riflette una violazione evidente dei diritti umani e dei principi democratici fondamentali.

La risposta del governo italiano a questa crisi, criticata dal comitato come inadeguata, riflette, a loro avviso, una sottovalutazione del peso dei diritti umani rispetto ai valori costituzionali. La libertà di Ilaria, enfatizzano, non può essere compromessa da calcoli politici.

In risposta a queste preoccupazioni, il comitato ha organizzato un presidio di solidarietà previsto per il 20 marzo a Cagliari, in Piazza Garibaldi, dalle ore 18:00. Questo evento non solo mira a rafforzare la richiesta di intervento al governo italiano e alle istituzioni europee ma anche a testimoniare l'impegno della comunità nella lotta per i diritti umani e la giustizia.