CAGLIARI. In Sardegna è in programma una nuova esercitazione per testare IT-alert, il sistema nazionale di allarme pubblico, prevista per mercoledì 20 dicembre. A confermarlo è l'assessore per la difesa dell'ambiente Marco Porcu, che in una conferenza stampa ha spiegato come si svolgerà il test.
Questa volta verrà simulato il collasso della Diga Nuraghe Arrubiu nel Comune di Orroli: Tra le 12 e le 13, i cellulari in 11 comuni sardi riceveranno un messaggio di test, con un suono distintivo e un testo che avviserà di un'emergenza (simulata, è bene ribadirlo) di collasso della diga. Questo test è parte di una serie di esercitazioni in varie regioni italiane per migliorare il sistema IT-alert, che utilizza la tecnologia cell-broadcast per inviare messaggi a un gruppo di celle telefoniche in un'area geografica specifica.
I residenti dei comuni di Armungia, Ballao, Escalaplano, Goni, Muravera, Orroli, San Vito, Silius, Siurgus Donigala, Villaputzu e Villasalto riceveranno un messaggio che li inviterà a visitare il sito web IT-alert per rispondere a un questionario, un modo per contribuire al miglioramento del sistema perché anche chi non riceve il messaggio può compilarlo per segnalare la mancata ricezione dell'allerta. Una volta completati i test, IT-alert sarà utilizzato per informare la popolazione in caso di emergenze gravi, come maremoti, collassi di dighe, attività vulcaniche, incidenti nucleari, emergenze radiologiche e incidenti industriali. È importante notare che IT-alert non sostituirà, ma integrerà i sistemi di informazione e comunicazione già esistenti a livello regionale e locale.
Durante l'incontro l'assessore Porcu ha presentato la proposta di creazione di 51 ambiti territoriali organizzativi ottimali per la pianificazione della Protezione civile in Sardegna. Questi ambiti, ha spiegato Porcu, sono frutto del iniziato nel 2022, e hanno coinvolto gruppi di Comuni organizzati per garantire l'efficacia delle attività della Protezione civile. Ogni ambito, qualora la proposta venga approvata, avrà un Comune di riferimento con un centro di coordinamento.
Il provvedimento che segue i requisiti del Codice della Protezione civile, sarà valutata dal capo del dipartimento della Protezione civile, dal rappresentante del governo per la Sardegna, dai prefetti di Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, e dai presidenti di Anci, Cal e Uncem, prima dell'approvazione dalla Giunta regionale insieme al Piano regionale di protezione civile.