In Sardegna

Il carcere di Bancali è di nuovo senza direttore: "Situazione scandalosa"

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SASSARI. Il carcere di Sassari è di nuovo senza direttore. Lo fa sapere il sindacato Uil con una nota scrivendo:

"Il direttore inviato dal Dap ha finito il periodo di missione e rientra nella penisola, il carcere è di nuovo privo di una guida", denuncia.

Per Michele Cireddu segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria della Sardegna "è una situazione surreale, il personale di Polizia Penitenziaria di Sassari non merita questo trattamento, è una vergogna", attacca.

"Proprio nella data in cui si è riunita la segreteria territoriale della Uil Pa Polizia Penitenziaria di Sassari e Tempio presso l’Istituto di Bancali si è appreso che il direttore, effettivo nel carcere napoletano di Poggioreale, ed inviato per alcuni giorni della settimana a dirigere Istituto sassarese, ha ultimato il proprio mandato", si legge ancora.

"Ritorna prepotentemente la situazione surreale di qualche mese fa: I 3 direttori effettivi in Sardegna dovranno alternarsi alla 'guida impossibile' dell’Istituto", denuncia Cireddu che aggiunge: "Siamo tornati alla situazione iniziale, l’Istituto di Sassari individuato per la gestione di quasi 100 detenuti appartenenti al circuito 41 bis ed alla gestione dei detenuti alta sicurezza e media sicurezza torna ad essere letteralmente 'dimenticato' dal dipartimento".

"Proprio durante la riunione con i delegati locali di Sassari abbiamo appreso che il direttore inviato dal Dap in missione, non tornerà in Istituto perché ha ultimato il periodo di missione. È una situazione sempre più scandalosa! Se finalmente, almeno per qualche mese, e’ stato individuato un Comandante che, sin da subito, sta dimostrando di voler contribuire per migliorare l’organizzazione del lavoro, dobbiamo fare i conti con l’ennesima scelleratezza di un Amministrazione inadeguata a gestire la Sardegna penitenziaria. Ci chiediamo davvero con chi dovremmo confrontarci per ottenere almeno i diritti più elementari per il personale o per migliorare l’organizzazione dell’Istituto se il nostro diretto interlocutore, a distanza di anni, non esiste!? Questo continuo e frequente cambio al vertice sta creando solo confusione e destabilizza il personale che deve barcamenarsi tra gli ordini di servizio che disciplinano i processi lavorativi che cambiano spesso, proprio in base ai Direttori che si susseguono. Un Istituto di tale complessità, con la tipologia di detenuti presente, dovrebbe essere riconosciuta come sede di incarichi superiori, ed in questo modo siamo convinti che, davanti alla prospettiva allettante dell’ avanzamento di carriera che tale riconoscimento determinerebbe, i Direttori ed i Comandanti spunterebbero come funghi, ma anche in questo l’amministrazione non dimostra di certo una gestione lungimirante. Abbiamo anche un altra certezza: In mezzo a questo quadro desolante, costituito dalla carenza organica nei vari ruoli, 5 Ispettori presenti su 35 previsti, 9 Sovrintendenti presenti su 45 previsti, 280 Agenti e Assistenti presenti su 315 previsti, nonostante la sensazione di abbandono da parte dell’Amministrazione sia sempre piu’ tangibile, il personale di Polizia Penitenziaria dimostra ancora di avere la forza per garantire la legalità e dimostra di saper operare con estrema professionalità e senso del dovere, capacità inversamente proporzionali a quelle sin ‘ora dimostrate dai vertici dipartimentali", conclude la nota.