QUARTU. Il comune di Quartu parteciperà al programma promosso dall’associazione Rumundu “MediterranEU - Giovani che cambiano il mondo”, inserito tra i progetti di coesione sociale voluti dall’assessorato ai servizi sociali.
Alti livelli di povertà, disoccupazione, disuguaglianze di genere, divario digitale. Sono solo alcune delle criticità registrate dall'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, che studia il livello di avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nei 24 paesi del Mediterraneo.
Con il progetto “MediterranEU”, arrivato alla sua quarta annualità, Rumundu, ora anche in sinergia con il Comune di Quartu e in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, si impegna a formare una nuova classe dirigente che abbia le competenze e la forza di affrontare tali problemi, con l’obiettivo di prendere in mano le sorti del Mediterraneo attraverso progetti concreti e condurlo verso un futuro di sostenibilità economica.
La Sardegna gioca un ruolo fondamentale: una piccola isola che può fare da ponte tra diverse culture, spingendo i giovani ad essere attori protagonisti del cambiamento.
“MediterranEU è un progetto molto ambizioso ma allo stesso tempo anche molto reale e concreto. E merita un interesse particolare anche perché rivolto ai giovani. Dobbiamo cogliere la voglia dei nostri ragazzi di cimentarsi, ascoltare le idee imprenditoriali di questi giovani e orientarle verso la formazione: è un accompagnamento all’impresa che rappresenta anche una scelta territoriale assolutamente adeguata, in considerazione della grandezza della città che amministriamo e in cui viviamo e del ruolo che Quartu deve assurgere nel bacino Mediterraneo. Sono pertanto entusiasta dell’inizio del progetto, perché pienamente coerente con quelle che sono le aspettative dell’assessorato in termini di politiche generazionali e anche perché sono sicuro che le attuali aspettative si trasformeranno in risultati”, commenta l’Assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche Generazionali di Quartu Marco Camboni.
Il progetto si sviluppa in due direzioni: internazionale e locale. Il percorso formativo locale è rivolto a 120 giovani, 40 del Comune di Quartu, di età compresa tra i 16 e i 19 anni. Partendo dall’analisi del contesto, i ragazzi si impegnano a immaginare nuovi modelli di crescita del territorio, facendo impresa e dialogando con la classe dirigente. Beneficiari diretti sono gli studenti delle scuole secondarie, che a partire da oggi ed entro il 28 febbraio potranno inviare la loro candidatura sul sito www.rumundu.com, nella pagina dedicata al progetto, presentando una lettera motivazionale.
In parallelo si attuerà il percorso formativo internazionale rivolto a 12 giovani provenienti da aree in conflitto (Israele-Palestina, Mali, Nigeria, Serbia-Kosovo, Azerbaigian-Armenia, Colombia, Russia-Cecenia).
“Rumundu diventa un incubatore di terza generazione, caratterizzato dalla specializzazione in attività di supporto alla cooperazione nell’ambito di cluster e network e nell’acquisizione di uno stile di gestione imprenditoriale sostenibile in linea con le sfide del nuovo millennio, con l’obiettivo di promuovere la Sardegna come punto di riferimento nel Mediterraneo per progetti di innovazione sociale capaci di contribuire al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu”, fa sapere Stefano Cucca, presidente dell’associazione.