CAGLIARI. L’invecchiamento della popolazione è diventato un elemento di forte criticità dell'Italia. Lo dice l'Istat nel suo ultimo report sulle città metropolitane, suddividendo i dati per regioni. Quelli sardi, come prevedibile, sono tra i peggiori. È sull’indice di vecchiaia, quindi il numero di anziani ogni 100 bambini, che si concentra la ricerca. E di bambini, nella città metropolitana di Cagliari, non ne nascono tanti. Allo stesso tempo - e questa non è una cattiva notizia - si vive più a lungo e quindi aumenta l'età media.
Secondo l'Istat la Sardegna è una delle regioni con la popolazione più "vecchie". E fin qui nulla di nuovo. Ma se guardiamo gli ultimi dati sulla città metropolitana di Cagliari, in particolare, emerge che sono tutti superiori alla media nazionale. Se a livello nazionale, nel 2021, si è raggiunto il valore di 177,5 anziani per 100 bambini - in continua crescita negli anni (nel 2011 era 142,4) - a Cagliari lo stesso indice segna 226,72. E il capoluogo è anche la città più vecchia dei Comuni del suo hinterland.
Valori dell’indice molto al di sopra della media delle città metropolitane spiccano anche nei territori del Nord da Torino a Firenze, con un’intensità maggiore in tutta l’area di Genova. Differenziata la tendenza da Roma in giù con un invecchiamento più basso della media a Roma, Napoli, Reggio Calabria, Palermo e Catania. L'invecchiamento è superiore alla media non solo a Cagliari, ma anche a Bari e Messina. Ma "soprattutto a Cagliari", dice l'Istat.
Il processo di invecchiamento si riflette anche nell’età media in crescita che raggiunge i 45,7 anni nel 2021 nel complesso delle città metropolitane ma al di sotto del dato nazionale (46,2), pur con una certa variabilità nei territori metropolitani (il valore massimo di 49,5 Genova e 47,6 a Cagliari e minimo a Napoli con un’età media di 42,8).