CAGLIARI. Mentre in tutta Italia è partita in queste ore la corsa al rifornimento prima del lungo sciopero, in Sardegna gran parte dei benzinai non aderirà alla protesta. Niente blocco di 48 ore, quindi: nel Cagliaritano in particolare questa sera alle 19 si continuerà a lavorare. Gli impianti rimarranno aperti nonostante in altre città d’Italia la mobilitazione, indetta da Faib, Fegica e Figisc/Anisa abbia preso il sopravvento e sia stata confermata anche nei self service. A far scattare la protesta i nuovi obblighi e le sanzioni per i gestori previsti nel decreto carburanti del governo Meloni. Uno su tutti: l’obbligo di esporre il prezzo medio nazionale accanto ai propri prezzi di vendita.
Secondo Giuseppe Balia, presidente regionale dell'Associazione gestori autonomi carburanti, lo sciopero in Sardegna "sarà un vero e proprio flop", dice, "perché, per la prima volta, un governo intende mettere ordine in un settore strategico come quello dei carburanti, cercando di tutelare la parte più debole: i gestori".