CAGLIARI. Serrande abbassate e attività chiuse. La Marina risente ancora della crisi post-pandemia che ha dato una mazzata ai commercianti, in uno dei quartieri considerati più vivi di Cagliari. A dare però il colpo di grazia a esercenti e commercianti il rischio crolli di via Dettori, da gennaio off limits e da sempre stradello utilizzato da tutti, cagliaritani e non, per accedere a piazzetta Savoia e San Sepolcro. Le transenne di via Dettori hanno provocato, secondo i ristoratori, un calo di fatturato che va dal 50 al 70%, oltre al licenziamento di più di venti persone.
Molti titolari di attività della zona hanno chiesto aiuto al Comune di Cagliari per capire, insieme, quali siano le possibili soluzioni. E, questa mattina, in via Dettori sono comparsi i camion attrezzati per ripulire balconi e cornicioni ed evitare ulteriori crolli di calcinacci e preparare per i lavori di messa in sicurezza. Costo dell'impianto: 160mila euro. Il tratto di strada, purtroppo, non verrà comunque riaperto ai pedoni, anche dopo una prima stabilizzazione delle palazzine.
Per questo i titolari dei locali a ridosso dell'area transennata fanno pressing per velocizzare i lavori: "Il fattore determinante sarà il tempo. Più il tempo passa e più noi perderemo l'occasione per ricominciare. Abbiamo già perso più della metà del fatturato rispetto a prima del crollo". Un ulteriore mano d'aiuto arriva dall'assessore ai lavori pubblici di Cagliari, Gabriella Deidda, che promette di dare un aiuto concreto a tutte le attività. "Abbiamo intenzione - annuncia l'assessore - di coinvolgere la Regione. Non solo per i proprietari ma anche per i dipendenti, in modo da trovare una sorta di ammortizzatore sociale che possa aiutarli".