VILLAGRANDE STRISAILI. Solo il 5,6 per cento dei 111 maiali abbattuti lo scorso 30 dicembre nelle campagne di Villagrande è risultato affetto da peste suina. Lo rivelano i dati resi noti dall'Istituto zooprofilattico sperimentale in relazione all'ultima operazione di depopolamento di maiali irregolari, di proprietà ignota e privi di controlli sanitari portata a termine la scorsa settimana dall'Unità di progetto per l'eradicazione della peste suina in Sardegna. "Si tratta - spiegano dall'Isz - del dato più basso riscontrato in queste ultime settimane fra i suini irregolari depopolati, dove la forbice di sieropositività oscillava invece tra il 71,6 e il 100 per cento dei campioni".
“Che la sieropositività riscontrata sia più bassa, ma sempre presente, rispetto agli animali bradi fin qui testati è probabilmente riconducibile al fatto che i suini depopolati facevano parte di branchi isolati - ipotizzano gli specialisti - il riscontro di capi sieropositivi alla malattia conferma tuttavia l’elevatissimo rischio di peste suina presente in quelle zone”. "Se questi gruppi di animali fossero stati tenuti in allevamenti registrati, recintati e sottoposto a regolari controlli sanitari - conclude l'Isz - sarebbero in larga parte ancora in vita. La loro situazione di illegalità ha impedito un adeguato monitoraggio e imposto invece un tipo di intervento dettato dalla normativa vigente in materia di sanità animale e di eradicazione della peste suina.
