CAGLIARI. Ha fatto molto discutere, e non sempre con commenti positivi, la proposta di Antonello Floris, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale a Cagliari che, per contrastare l'abbandono di escrementi di cane sui marciapiedi, ha avanzato l'ipotesi di una mappatura del Dna degli animali di tutta la città. In caso di mancata pulizia, è la tesi, basterebbe prelevare un campione di feci e si risalirebbe al colpevole.
Apriti cielo: le critiche sono piovute. A difendere l'idea è una compagna di partito di Palazzo Bacaredda. Stefani Loi, addirittura rilancia: "Trovo l’idea del mio capogruppo Antonello Floris intelligente e applicabile, così come fatto da molti comuni italiani, che prevede l’analisi del dna delle suddette feci", scrive, "È un fatto di civiltà e chi ironizza evidentemente ama camminare per le nostre strade in mezzo alla cacca di cane lasciata dai proprietari cafoni e maleducati. Auspico che l'amministrazione si attivi presto per concretizzare questa proposta".