CAGLIARI. Apprendimento, "Capricci", Ansia da Separazione, Linguaggio e Bilinguismo, Motivazione e Disciplina, Attaccamento e Indipendenza. Sono i sei laboratori online che Francesca Maria Picci, mamma e unica referente BB a Cagliari e nel sud Sardegna propone sia ai neo che ai genitori in generale.
Non si danno formule magiche né ricette pronte o soluzioni veloci ma Francesca - esperta social media marketing e da due anni mamma della bellissima Ludovica, fornirà attraverso il metodo BabyBrains gli strumenti necessari per essere genitori informati, efficaci e consapevoli.
Per questo motivo invita martedì 21 giugno alle 18.00 alla presentazione di BabyBrains in diretta su zoom "https://us04web.zoom.us/j/2629667655?pwd=sqtr9lkLvObfGLzR6HAkxG_5-1DwPp.1) a scoprire insieme a lei “cosa accade nel cervello del vostro bambino.
“Parleremo di memoria, linguaggio, capricci e molto altro.” dice Francesca e aggiunge: “Mettetevi comodi e insieme ci divertiremo oltreché riflettere su tematiche fondamentali per la crescita armonica dei nostri figli”.
Dopo martedì inizierà il ciclo di laboratori con il primo incontro mercoledì 22 giugno alle 14.30 al quale seguirà quello di venerdì 24 giugno alle 18.00.
Questo è l’unico Corso sulla Genitorialità approvato dal Professor Mark Johnson, Direttore della Facoltà di Psicologia dell’Università di Cambridge è arrivato in esclusiva in Sardegna da una mamma sarda per le mamme ma anche per i papà sardi! BabyBrains® è il laboratorio interattivo che rende accessibili ai genitori le ultime scoperte di Psicologia e Neuroscienze dello sviluppo, dal concepimento ai 4 anni di vita del bambino. Ideato e creato da Silvia Dalvit Ménabé, neuroscienziata italiana (mamma di 3 bimbi), e fondatrice del Parto Positivo insieme a Cecilia Antolini, è l’unico programma di educazione genitoriale basato sulle neuroscienze. BabyBrains riconosce l’unicità di ogni bambino, per questo non dà risposte preconfezionate ma offre un metodo di osservazione. Invece di imparare rigide strategie educative e adattare il bambino ad esse, si impara ad osservare (in modo facile e naturale) i segnali che il bambino manda e a valutare come relazionarsi. “Non si tratta di insegnare a fare il genitore, ma di acquisire consapevolezza, conoscenza e fiducia sulle proprie competenze genitoriali.” conclude Francesca