CAGLIARI. Non era uno stalker. Era solo un padre che si preoccupava del destino del figlio e della sua crescita, in una fase di pesanti dissidi tra i genitori che si stavano separando.

Il giornalista cagliaritano Fabrizio Serra è stato assolto con formula piena dall'accusa di atti persecutori che era scaturita dalla denuncia della ex moglie Maristella Lecca, assessore  a Monserrato. 

Alla lettura del verdetto da parte della giudice Antonella Useli Bacchitta, Serra si è lasciato andare a un pianto liberatorio: per lui si chiude con un verdetto di non colpevolezza un incubo iniziato ben cinque anni fa, che aveva anche portato all'applicazione nei suoi confronti della misura cautelare di non avvicinamento alla casa familiare (poi revocata mentre il processo era in corso). 

“Con questa decisione", è il commento dell'avvocato Valeria Aresti, che ha difeso Serra assieme alla collega Rita Dedola, "il tribunale di Cagliari dimostra di non essere vittima del pregiudizio che solitamente accompagna l’uomo accusato di stalking. Purtroppo", aggiunge il legale,  "non sono pochi i casi in cui la denuncia è finalizzata non ad accertare una responsabilità penale che non c’è, ma a condizionare un giudizio di separazione o affidamento dei minori".