CAGLIARI. È previsto per il prossimo 15 giugno il congresso regionale della UILTuCS: la Federazione Regionale della UIL che organizza e tutela i lavoratori del settore commercio, turismo, servizi, vigilanza e terziario avanzato, si riunirà al T Hotel di Cagliari per il rinnovo degli organismi.
155 delegati, oltre 100 ospiti alla presenza dei massimi vertici della UIL Sardegna, della UILTuCS Nazionale, delle Associazioni Datoriali, delle istituzioni e della politica locale e regionale per discutere e confrontarsi sulle problematiche e le istanze di settori produttivi strategici per l’isola.
Gli effetti della pandemia, la crisi economica e le ombre di una nuova spirale inflazionistica si aggiungono ai temi cari al sindacato del terziario che chiede da tempo condizioni di lavoro migliori, meno precarietà e certezza sulle retribuzioni e sui rinnovi contrattuali di settore.
Capitale Umano è il titolo provocatorio del congresso: un curioso e pericoloso ossimoro ideologico per il termine “capitale” che deriva da mercato, business e profitto e “umano” da persona.
Contrapposizione che non piace al sindacato UILTuCS, scontro nel mondo del lavoro, sfuggito ormai alle regole e senza più protezioni per i lavoratori. Una mistificazione che vede “Capitale Umano” un mero slogan da pubblicità che nasconde l’arretramento delle condizioni di lavoro.
Si è tolta importanza e centralità alle persone in luogo del “dio danaro”, tema dei tanti temi dove dovrà ancora battersi il sindacato laico, moderno e riformista della UILTuCS.
Durante la relazione del Segretario Generale Cristiano Ardau saranno illustrati gli ultimi dati economici del settore terziario e la crescita organizzativa della UILTuCS.