In Sardegna

"La Sardegna è meta per soli ricchi: volo Roma-Cagliari a 676 euro"

valigie-rullo

CAGLIARI. “La stagione estiva è alle porte e i prezzi dei biglietti aerei da e per la Sardegna per i non residenti continuano ad avere prezzi folli". La denuncia sul caro tariffe è del consigliere regionale del M5s Roberto Li Gioi, vice presidente della Commissione Trasporti. "A nulla è servita purtroppo la richiesta di convocazione del Consiglio regionale e della Commissione trasporti avanzata dai gruppi di minoranza in cui abbiamo chiesto venisse fissato un tetto massimo al costo dei biglietti, inaccessibili attualmente per qualsiasi famiglia con reddito medio”, commenta.

“La Sardegna – osserva Roberto Li Gioi - è diventata una meta per soli ricchi e a fotografare questa situazione disarmante sono i numeri: oggi, 27 aprile, il volo Volotea Roma-Cagliari ma anche quello Roma - Olbia, con andata il 10 agosto e ritorno il 20 agosto, ha già il prezzo esorbitante di 676 euro per entrambe le destinazioni. Mentre con Ita il prezzo è di 444 per Olbia e di 369 euro per Cagliari . Costi insostenibili se supponiamo che a programmare le vacanze sia una famiglia di quattro persone”.

“Il 13 aprile scorso – ricorda il consigliere del M5s – ho presentato una richiesta formale di convocazione del Consiglio regionale e una di convocazione della Commissione Trasporti chiedendo l'audizione dell'assessore Giorgio Todde per affrontare questa tematica urgente. Tuttavia, trascorsi i dieci giorni previsti dal regolamento regionale, non è stata calendarizzata alcuna seduta”.

“La discriminazione tra residenti e non residenti in Sardegna è evidente. Quante famiglie opteranno per mete più economiche oppure allo stesso prezzo sceglieranno di andare a New York? Oggi gli emigrati sardi hanno scritto una lettera ai parlamentari, ai consiglieri regionali e ai sindaci della nostra isola per denunciare le assurde speculazioni di mercato in atto che penalizzano chi deve muoversi per bisogno, per lavoro o semplicemente per svago. Per gli emigrati sardi è inconcepibile che le compagnie tengano di fatto in ostaggio gli abitanti e l'economia dell'isola”.