PORTOVESME. "Da almeno due decadi, la strategica opera di bonifica e dragaggio del Porto Industriale Portovesme e ancora ferma al palo".
È quanto si legge sul testo dell'interrogazione presentata dal Consigliere regionale Fabio Usai (e sottoscritta da tutti i colleghi consiglieri del PSD'Az) all'Assessora dell'Industria Anita Pili.
"Senza di essa, sarà molto complicato dare seguito al DECM Energia nella parte riguardante l'arrivo del gas metano, e, nel contempo, assicurare le condizioni competitività degli stabilimenti industriali EurAllumina e Sider Alloys - quest'ultima in particolare per 'approvvigionamento a costi convenienti delle materie prime. Cosa si e fatto e si
sta facendo per da questa inaccettabile di stallo?", scrive.
"Se realizzerà in tempi rapidi questo intervento, ha spiegato Usa, verra pregiudicale 'approdo di navi di stazza più grandi delle attuali, in grado di trasportare maggiori quantitativi di previsto dagli accordi sottoscritti in sede ministeriale tra dirigenza, regione e governo all'atto di cessione-acquisizione dello smelter, per garantire maggiore competitività e concorrenzialità allo stabilimento Sider Alloys.
"A oggi", ha sottolineato l'esponente politico, "la profondità del fondale non permette l'approvvigionamento del gas:
assenza di esso verrebbe anche preclusa la sostenibilità economica dello stabilimento Eur Allumina,
oltre alle condizioni di competitività per altre aziende già operanti o di nuovo insediamento nell'area industriale e in generale nel sud Sardegna".
"Le vicissitudini inerenti questa strategica opera pubblica, finanziata con ben 7,74 milioni di sui 15.74 milioni di euro complessivi stanziati per la sua realizzazione. Si tramandano, lungaggini burocratiche, aggiudicazioni, contestazioni e rescissioni di contratti oramai da quasi due decadi e tutt'ora in atto un clamoroso contenzioso tra la società Goevi Spa, aggiudicataria dell'appalto, e il Consorzio Industriale di Portoveseme che potrebbe presto concludersi con una rescissione del contratto.
"Scenario che presupporrebbe", ha concluso il consigliere regionale, "il riavvio da zero delle procedure burocratiche di bando e affidamento dei lavori e conseguentemente un'ulteriore, insostenibile, dilatazione dei tempi nella realizzazione
dell'opera. Nonché imprevedibili e pericolosi elementi di criticità per la risoluzione delle storiche vertenze del polo industriale".