In Sardegna

Cagliari, oltre cento studenti ripuliscono dai rifiuti la spiaggia del Poetto

Poetto

CAGLIARI. Oltre 100 studenti ripuliscono la spiaggia del Poetto.

Proseguono le attività dedicate ad “Ambiente e Cura” di Skill4life(R)evolution, il progetto sostenuto dalla presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul Fondo politiche della famiglia, che ha come obiettivo quello di rafforzare il recupero degli apprendimenti e della socialità dei minori attraverso lo sviluppo delle life skills (emotive, relazionali e cognitive) con metodologie e approcci basati sulla natura, quali la nature therapy e l’outdoor education.

Martedì 12 aprile, a partire dalle 9,30 nella spiaggia del Poetto di Cagliari si terrà un’operazione di beach clean up che coinvolge alcune classi dell’Istituto Eleonora d’Arborea in una mezza giornata dedicata alla raccolta differenziata dei rifiuti sul lungomare.

Entro le 11:30, poi, gli studenti e le studentesse confluiranno nel piazzale del vecchio pronto soccorso accanto al vecchio Ospedale Marino (accanto al Fico d’India) per conferire i rifiuti raccolti che il Comune passerà a ritirare.

Un centinaio di studenti e studentesse dell’Istituto Eleonora d’Arborea si riuniscono in una attività outdoor di alto valore formativo curata Clean Coast Sardinia, portando così il percorso educativo dalla teoria alla pratica grazie alla guida di Vittoria Sirena, Anna Kowalska e Claudia Murroni, socie e fondatrici di Clean Coast Sardinia. Gli studenti e le studentesse si occuperanno della pulizia della spiaggia divisi in gruppi, muniti di guanti, pinze e sacchi per una raccolta
differenziata.
Questa attività di beach clean up fa parte di modulo dedicato ad “Ambiente e Cura” di Skill4life(R)evolution. Infatti, gli studenti e le studentesse delle scuole che hanno aderito al progetto hanno già affrontato una prima fase teorico pratica che li ha visti approfondire a dicembre:
Una scena del crimine - un modulo indoor che ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti in aula e di due operatori di educazione ambientale. Attraverso la visione di video, documentari, immagini iconografiche, è stato raccontato lo stato di salute del Mediterraneo e in particolare della Sardegna, con un focus sulla correlazione tra le azioni dell’uomo e le modifiche della catena alimentare delle creature marine.

Hanno quindi analizzato una “scena del crimine”, appunto, osservando gli oggetti precedentemente raccolti nelle spiagge e in mare, e ragionato sulla capacità dei rifiuti di causare la morte di esemplari del mondo animale. Infine, si è discusso delle possibili soluzioni per preservare l’ambiente marino, come l’eliminazione dell’utilizzo della plastica, in particolare quella monouso e l’importanza della raccolta differenziata nei gesti quotidiani.


Un primo Beach Clean Up – ovvero l’organizzazione di una mezza giornata extrascolastica di beach clean up in cui i ragazzi e le ragazze, guidati da due esperti insieme ai volontari di Clean Coast Sardinia, hanno sperimentato sul campo quanto appreso nel primo modulo in classe. Divisi in gruppi e seguiti dai volontari di CCS, muniti di guanti, pinze e sacchi, si sono occupati della pulizia della spiaggia attraverso una raccolta differenziata. Nella stessa giornata i partecipanti sono stati chiamati a raccogliere informazioni riguardo a qualità e quantità dei rifiuti raccolti.

I dati raccolti sono stati registrati nel database del progetto “Trash Free Seas” al fine di creare un report annuale sulla quantità e tipologia dei rifiuti marini.

Il progetto è promosso dall’Organizzazione Internazionale Ocean Conservancy. La finalità è che ogni cittadino può contribuire alla ricerca scientifica (Citizen Science).


Un primo Laboratorio del riciclo – che ha visto il coinvolgimento di due designer con i quali i partecipanti hanno progettato e creato un prodotto della loro immaginazione. Agli studenti coinvolti è stato chiesto di realizzare un loro piccolo sogno, in cui l’uomo vive ancora in equilibrio con la natura. Attraverso la tecnica e l’utilizzo della carta fotosensibile, hanno creato degli elaborati “artistici” utilizzando sia elementi naturali che elementi raccolti durante la giornata di sensibilizzazione e pulizia delle spiagge facendo coesistere in una unica opera gli elementi creati dalla natura (foglie, rami, pietre etc.) e quelli artificiali che la stravolgono e la alterano in maniera irreparabile (plastiche, elementi non biodegradabili etc.).