CAGLIARI. Fino a poco più di un mese fa i migranti in Sardegna erano 5600, oggi se ne contano 4900. L'Isola ora è ben al di sotto del 3 per cento sul totale nazionale, quota assegnata dal Governo nel 2014. È ciò che è emerso nel corso di “Sardos e Migrantes”, un’iniziativa dedicata all’accoglienza e all’integrazione dei migranti organizzata dalla Regione in collaborazione con le associazioni di volontariato e Protezione Civile all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari.
Le interviste e gli interventi dall'ex Manifattura Tabacchi di Cagliari
“L’emergenza migranti è finita", ha detto Marco Sechi in rappresentanza della Regione, "si riducono i centri dove ci sono i grandi assembramenti e attualmente i migranti sono distribuiti in 148 centri. La Regione si prepara ad affrontare il 2018”. “Sardos e migrantes” è stata anche l’occasione per parlare le scuole superiori del territorio, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i giovani sulle questioni che riguardano il fenomeno migratorio.
Molti migranti, arrivati con un barcone, hanno già lasciato l’Isola, ma c’è anche chi invece desidera trascorrere la vita qua. “Arrivo dal Camerun- ha spiegato Tachanko Pierre di 27 anni- sono scappato dal mio paese perché avevo paura di essere arrestato, ora sono ospite in uno Sprar di Villasimius, sto frequentando la scuola per imparare bene la lingua italiana e desidero passare la mia vita qua”.