In Sardegna

Zone interne, il sindaco di Bitti rilancia: “Ripopoliamo la Sardegna con i pensionati di tutta Europa”

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BITTI. Il sindaco Giuseppe Ciccolini ne è convinto: sconfiggere lo spopolamento delle zone interne si può attraendo sull'Isola pensionati da tutta Europa. A discutere della proposta di legge presentata dal primo cittadino di Bitti nel teatro Ariston del centro barbaricino il vicepresidende della Regione Raffele Paci e l'assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu insieme a consiglieri regionali, amministratori locali e imprenditori.

“Siamo favorevoli a questo intervento e siamo pronti a sostenerlo, ora servono ancora alcuni passaggi per mettere a punto i dettagli - commenta Paci a margine dell'incontro - Certo questo è un tassello che non risolve da solo un problema strutturale che riguarda un mondo intero e che è un fenomeno globale, però noi lo vogliamo affrontare e combattere con tanti strumenti come questo".

 

"Io sono convinto che le zone interne abbiano grandi possibilità per il futuro - prosegue il vicepresidente - Abbiamo ambiente, tradizioni e capitale umano e si può produrre ricchezza nei territori puntando su questi elementi con l’aiuto dell’alta tecnologia. Noi siamo pronti a sostenere questi progetti: abbiamo messo in campo risorse mai stanziate prima e continueremo in questa direzione”.

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“La proposta di legge avanzata dal sindaco di Bitti è molto interessante per diversi motivi, innanzi tutto perché proviene da un primo cittadino - sottolinea dal canto proprio Erriu - Di solito siamo abituati a sentire delle lamentazioni in materia di spopolamento, invece stavolta c’è una proposta concreta che va in una direzione utile".

"Occorre guardare con grande interesse alle iniziative presentate negli ultimi mesi da alcuni sindaci delle zone interne, che si affiancano alle politiche di sviluppo promosse dalla Regione - spiega l'assessore agli Enti locali - Abbiamo in Sardegna una grande presenza di abitazioni inutilizzate sparse un po' in tutta l’Isola. È un problema di grande portata. La Regione sta portando avanti una politica di sensibilizzazione per il recupero dell’esistente e la limitazione del consumo del suolo, nei centri storici ma non solo. Stiamo mettendo in campo tanti strumenti anche per la valorizzazione e il recupero degli immobili di proprietà regionale, a favore delle comunità locali”.