In Sardegna

Centinaia di milioni del Piano Sulcis nel porto delle nebbie, Usai (Psd'Az): "Chiarezza dagli assessorati"

Piano-sulcis-e-Fabio-Usai-

CAGLIARI. In ballo ci sono investimenti per centinaia di milioni di euro. Il problema, non di poco conto viste le somme, è che dal 2019 del piano Sulcis, dello stato di avanzamento dei progetti, della governance e della rimodulazione delle risorse non si sa più niente. 

A chiedere che si faccia luce sul gigantesco progetto di investimenti per il territorio - che avrebbe dovuto portare anche una fiscalità di vantaggio per le imprese - è il consigliere regionale del partito sardo d'Azione, Fabio Usai, che ha presentato un'interrogazione alla giunta e all'assessore all'industria. 

Perché “il 4 aprile 2019", spiega l'esponente sardista, "l’ufficio di Coordinamento regionale per l’attuazione del Piano Sulcis ha cessato le proprie funzioni: tra esse le procedure di aggiornamento mensile sullo stato di avanzamento dei processi burocratici inerenti la pianificazione, programmazione, messa a bando e spendita delle risorse stanziate e/o disponibili".

Le competenze sono state avocate dalla presidenza della Regione e dall'assessorato all'Industria "di concerto con gli altri assessorati, ognuno per le rispettive materie di competenza”.

Ma a oggi "nulla o poco è dato sapere sullo stato dell'arte di tutto il processo.  Non si conoscono", spiega Usai, "lo stato di avanzamento del piano in merito alle risorse stanziate, i progetti finanziati e già messi a bando o da bandire, cantierizzati o da cantierizzare.. E nulla si sa della sorte delle risorse finanziarie rimanenti e non spese, in carico al ministero dello Sviluppo Economico, inerenti la fiscalità di vantaggio". 

Usai chiede agli assessori "come è stata ripartita e suddivisa la governance del Piano Sulcis; quale sia, a oggi, lo stato di avanzamento dello stesso e quali azioni sono state o verranno messe in campo per concretizzare i processi inerenti i progetti finanziati e già messi a bando o da bandire, cantierizzati o da cantierizzare; nonché per la rimodulazione delle risorse finanziarie rimanenti e non spese, in carico al Ministero dello Sviluppo Economico, inerenti la fiscalità di vantaggio”.