In Sardegna

Lollove inserito tra i borghi più belli d'Italia, il sindaco: "Riconoscimento prestigioso"

Lollove

LOLLOVE. Lollove entra a far parte dell’élite dei Borghi più belli d’Italia. Dopo il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, ieri il consiglio direttivo dell’associazione che riunisce i piccoli centri italiani con l’obiettivo di salvaguardarne storia e tradizioni ha dato esito positivo all’istanza presentata a fine dicembre 2021 dall’amministrazione comunale.

L’antico borgo medioevale a 15 chilometri da Nuoro comparirà nella Guida 2022 dell’associazione nella sezione dei Borghi sardi, aggiugendosi ad Atzara, Bosa, Carloforte, Castelsardo, La Maddalena, Posada e Sadali. A breve, inoltre, all’ingresso del piccolo centro sarà installata la cartellonistica relativa al prestigioso riconoscimento, mentre in primavera è prevista la cerimonia per la consegna dell’attestato e della bandiera.

«Lollove – commenta il sindaco Andrea Soddu - rappresenta una parte del nostro passato ed è nostro dovere salvaguardarlo e valorizzarlo, facendolo conoscere sempre di più fuori dai nostri confini. Il prestigioso riconoscimento da parte dell’associazione – continua il primo cittadino – ci conferma che la decisione di investire sulla cultura e sul sapere, sulla promozione della nostra storia e sull’ambiente, è quella giusta e ci spinge a continuare su questa strada».

«Quando abbiamo candidato Lollove – afferma l’assessora competente Valeria Romagna  – eravamo certi che possedesse i requisiti per essere inserito tra i borghi più belli del nostro Paese. È un luogo in cui si respira la storia, un antico insediamento rurale a poca distanza dal capoluogo che conserva ancora tutte le sue caratteristiche. Se ce ne fosse bisogno, questo attestato ci ricorda che ne dobbiamo avere cura ed è quello che farà l’amministrazione».  

L’associazione “I borghi più belli d’Italia” è stata fondata nel 2001 con l’obiettivo di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani, la gran parte dei quali risulta emarginata dai flussi dei visitatori e dei turisti. Solo grazie alla promozione di questi piccoli centri si potrà  combattere lo spopolamento e il loro conseguente degrado.