In Sardegna

Lavoro a distanza per una migliore qualità della vita dei dipendenti, il Comune di Cagliari tra i progetti pilota

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CAGLIARI. Il comune di Cagliari è tra le 15 amministrazioni d'Italia selezionate dalla presidenza del Consiglio dei Ministri per i progetti pilota sul lavoro agile: pratiche innovative per conciliare vita privata e lavoro, ma anche lavoro a distanza che permette di superare vincoli di orario, tempo e luogo. A partire dal mese di marzo partiranno i progetti pilota: si darà al dipendente la possibilità di scegliere dove, quando e quali strumenti (pc portatile, tablet, smartphone) utilizzare per lavorare, a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati ottenuti. Nell’ambito del bando della presidenza del Consiglio dei Ministri “Lavoro agile per il futuro della PA-Pratiche innovative per la conciliazione vita-lavoro”, oltre al progetto presentato dal comune di Cagliari, sono stati selezionati quelli di città importanti come Roma, Firenze e Napoli, delle regioni Emilia Romagna e Lazio e del Ministero del Lavoro.

Nello specifico, il dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri coordinerà a livello centrale i progetti, provvederà a formare il personale coinvolto, sovrintenderà la pianificazione e la realizzazione delle singole attività programmate, svolgerà l'attività di monitoraggio per osservare i cambiamenti in termini di miglioramento della performance amministrativa, nonché l’impatto sul personale, in particolare sul benessere organizzativo e sulla qualità della vita, con particolare riferimento alla conciliazione dei tempi vita-lavoro.

Essere tra le 15 amministrazioni pilota che sperimenteranno il lavoro agile”, spiegano il sindaco Massimo Zedda e l’assessore al Personale Danilo Fadda, “è per noi motivo di grande soddisfazione: ci aiuterà a proseguire nel processo di modernizzazione della macchina amministrativa, a ottenere risultati e obiettivi migliori e ad avere un’amministrazione più efficace e più efficiente, superando il concetto secondo cui il lavoratore che sta fisicamente in ufficio produce di più e meglio. Va sottolineato inoltre che questa nuova modalità di lavoro, favorendo una maggiore motivazione dei dipendenti e un incremento della produttività, porterà a un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini”.