In Sardegna

"La sanità in Ogliastra vive una lenta agonia": la rabbia del sindaco di Baunei

 

 

 

 

 

LANUSEI. "La sanità, in Ogliastra, sta vivendo una lenta agonia". Inizia così il messaggio del consigliere regionale e sindaco di Baunei Salvatore Corrias, che racconta la difficile situazione degli ospedali del suo territorio nel bel mezzo di una pandemia. 

"A Lanusei il pronto soccorso, già in cronico affanno, ha risentito fortemente di un disagio annunciato, dovuto alla chiusura ferragostana delle guardie mediche turistiche", denuncia, "Ortopedia, con un organico dimezzato, funziona a metà, e Pediatria rischia di chiudere".  "Il servizio ai pazienti oncologici", continua Corrias, "sul quale a più riprese abbiamo segnalato le forti carenze, non risponde alle attese di una domanda sanitaria crescente. Emodinamica, su cui tanto ci siamo spesi, nonostante un laboratorio pronto e l’unanime volontà del Consiglio regionale, non parte".

"Ci sono paesi che ancora non hanno un medico di famiglia", scrive il sindaco, "Tutto si giustifica con la carenza di medici, nonostante di medici disponibili ce ne siano, se solo ad essi si dessero maggiori garanzie contrattuali, vera leva per muovere la loro motivazione. Tutto si muove grazie all’abnegazione e alla professionalità degli operatori in servizio, il resto è appesantito da un’imperdonabile lentezza burocratica. E dire che l’annunciata riforma delle Asl avrebbe dovuto facilitare le procedure di reclutamento e far sentire la sanità più vicina ai cittadini, ma così non è, ad oggi".

Il consigliere e primo cittadino fa un appello: "Ats e l’assessorato alla Sanità si assumano le loro responsabilità e adottino ogni misura necessaria ad evitare il peggio. È tempo, per questa maggioranza al governo, di rendere conto ai cittadini. Non ci sono più alibi per nessuno".