CARBONIA. I consiglieri comunali d'opposizione chiedevano: sono legittimi i rimborsi chilometrici percepiti da alcuni assessori della giunta del Movimento 5 Stelle guidata da Paola Massidda? La risposta è arrivata dal segretario generale del Comune minerario, Gianantonio Sau: no, non sono legittimi, lo dice la Corte dei conti, in una lunga serie di pareri che vengono riportati nelle carte che adesso rischiano di creare un pesante imbarazzo nel palazzo municipale del comune del Sulcis.
Il caso è scoppiato in consiglio comunale il 27 ottobre. In aula sono spuntate le richieste di rimborsi presentate (e soddisfatte) da parte - tra gli altri - dell'assessore alle Attività produttive Mauro Manca. Lui proviene da San Sperate. E ha chiesto la copertura delle spese per andare e tornare (13,5 euro per ogni tratta) da Carbonia. Ma non solo per la partecipazione a consigli comunali e riunioni di giunta. Ci sono anche le domande (soddisfatte, perché risalenti a maggio) per la partecipazione alla Festa della Birra, alla sua organizzazione. Ma anche per incontri con cittadini e commercianti. Tutti concessi. Poco meno di 500 euro in due mesi, chiesti al Comune nel quale gli assessori avevano annunciato la decurtazione dell'indennità, in pieno stile grillino.
Adesso arriva l'interpretazione delle norme da parte del segretario generale, che rifacendosi a una massima della Corte dei conti (vincolante, per la sua funzione nomofilattica, che fornisce quindi un'interpretazione univoca) dice che quelle spese - al di fuori delle trasferte per la partecipazione alle assemblee consiliari e di giunta - sono già coperte dall'indennità. I rimborsi non sono legittimi. E a questa linea annuncia di volersi adeguare. Se non addirittura a quella della Corte dei conti della Toscana, che esclude dalla rimborsabilità anche delle uscite sostenute per partecipare alle commissioni.
"Perché", si chiede il consigliere comunale d'opposizione Fabio Usai, "il sindaco non ha inoltrato una richiesta di parere alle Corte dei conti?". E ancora: "Perché non riscontriamo la tanto sbandierata trasparenza e il rigore morale di coloro che si pongono come il nuovo? Che dicono i vari Di Battista e Di Maio di un assessore che sta mettendo in difficoltà l'immagine del Movimento?".