In Sardegna

Pula, residence abusivo su un terreno agricolo: scatta il sequestro, 12 indagati

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PULA. Hanno costruito a Pula un residence vacanze abusivo in una zona agricola, articolato in 25 unità abitative (22 terminate e 3 in fase di realizzazione), poi hanno venduto le villette. La vicenda coinvolge 12 indagati, tra i quali il proprietario lottizzante (imprenditore turistico), progettisti, tecnici comunali di Pula e notai, che avrebbero stipulato i contratti di compravendita di fabbricati, la cui destinazione urbanistica   sarebbe dovuta essere agricola. I reati contestati sono quelli di lottizzazione abusiva realizzata in ambito vincolato con pene previste sino a 100mila euro di ammenda oltre alla confisca e demolizione degli immobili realizzati. 

Sotto accusa  ci sono, a vario titolo: Simone Palomba, 51 anni, Mauro Milazzo dell'ufficio tecnico di Pula, i progettisti  Barbara Boi, manuel e Paolo Montisci, Marcellino Saba e Aldo Palomba. Indagati anche Antonio Ignazio vacca e Dario Mura. Nel registro del Pm anche due notai: Enrico Ricetto e Vittorio Giua Marassi, che hanno stipulato atti di compravendita. 

In seguito ai controlli del Nucleo Investigativo di Cagliari del Corpo Forestale, “è stata accertata la trasformazione di fabbricati agricoli in fabbricati ad uso residenziale nonché la predisposizione per la trasformazione di ulteriori fabbricati ancora in fase di rustico”.

Gli investigatori hanno programmato un’attività di verifica degli interventi edilizi in atto, in zone classificate come Zona E Agricola dello Strumento urbanistico comunale.

Gli accertamenti eseguiti  (ispezioni, acquisizioni documentali, ricerche catastali) hanno permesso di accertare che nell'area in località Agumu - comune di Pula, mediante una serie di progetti di manutenzione e trasformazione  sono stati modificati  fabbricati agricoli , ampliandone la cubatura e   modificandone la struttura fino a realizzare una serie di unità abitative, di pregio, che poi il proprietario ha  venduto come case vacanze, con regolare rogito notarile, a diverse persone di varie regioni d'Italia nonché straniere (inglesi e statunitensi). 

In realtà si trattava di un vero intervento di urbanizzazione che nelle ipotesi formulate dalla Procura  configura il reato di lottizzazione abusiva in concorso col reato paesaggistico poiché realizzato nella fascia costiera.

Le circostanze accertate hanno portato al sequestro di tutta l'area e degli immobili, disposto con decreto del Gip del Tribunale di Cagliari  su richiesta della Procura di Cagliari  (Pm Dr Andrea Vacca) .

Gli immobili risultano in parte abitati dagli attuali proprietari; considerato che si tratta di cittadini non residenti in Sardegna nonché di nazionalità estera, è stato permesso l'uso degli immobili per il tempo necessario a liberare gli stessi e poter organizzare il viaggio di ritorno. 

L’operazione del Corpo Forestale coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari, si inquadra nelle attività di controllo delle trasformazioni urbanistico edilizie nel territorio vincolato, specialmente  in ambito costiero, ove sono massimi i benefici degli illeciti paesaggistici.