In Sardegna

"Fai una doccia purificatrice e mandami il filmato": raggirata a Nuoro da una cartomante

cartomante-gene

NUORO. Una truffa "sentimentale" partita da una falsa cartomante contattata su Facebook e sfociata poi nei ricatti per un video in cui la donna si era mostrata nuda. A cascarci una quarantanovenne di Nuoro, che a marzo scorso aveva denunciato alla polizia postale di Nuoro di essere stata vittima di estorsione. Dopo attente indagini, i responsabili sono stati rintracciati e denunciati. 

Tutto è partito dal primo contatto su Facebook tra la vittima e la cartomante "Mariana Chiaroveggente", alla quale la donna si era rivolta per ragioni sentimentali.  "Per far riavvicinare la persona amata", le aveva detto la cartomante, "devi fare un rituale magico: inviami un video nuda mentre fai una doccia “purificatrice” e tornerà da te". Poi le aveva chiesto i suoi dati personali corredati da una fotografia, e di eseguire due ricariche da 50 euro ciascuna a favore di una carta di credito ricaricabile a lei intestata. Eseguite le due ricariche e le istruzioni della “chiaroveggente”, la vittima della truffa ha ricevuto dopo pochi giorni un messaggio, tramite WhatsApp, da un account risultato poi associato al secondo indagato, con il quale le si comunicava il rinvenimento di un cellulare contenente il video che la riprendeva nuda sotto la doccia e che avrebbe dovuto pagare la somma di 500 euro per evitare che fosse condiviso ai suoi contatti Facebook. La vittima, preoccupata delle possibili ripercussioni, pur accondiscendendo alla richiesta estorsiva, ha continuato tuttavia a ricevere altre richieste di danaro anche attraverso utenze telefoniche estere. 

Dall’analisi delle liste movimenti delle due carte ricaricabili oggetto d’indagine è risultato che effettivamente erano presenti le operazioni di ricarica effettuate dalla parte lesa, e che una delle due carte, quella attivata dalla donna, veniva utilizzata negli stati africani del Benin e del Togo per eseguire pagamenti Pos a fronte di numerose altre ricariche in entrata provenienti presumibilmente da altre vittime, fatti che fanno presumere che gli indagati siano in contatto con organizzazioni subsahariane operanti nel settore delle estorsioni esoteriche e delle truffe sentimentali.

Entrambe le carte sono state boccate, permettendo il recupero dell’intero importo versato dalla donna. Le successive perquisizioni, delegate dalla Procura della Repubblica di Nuoro che ha coordinato le indagini, eseguite da personale della Polizia Postale dei Compartimentidi Napoli e Reggio Calabria, hanno consentito di rinvenire numerose altre carte di credito ricaricabili sulle quali sono in corso ulteriori accertamenti.