CAGLIARI. Lega e Radicali presentano insieme sei quesiti referendari per la riforma della giustizia in Italia e il Psd'Az, con i suoi presidenti, chiama a raccolta i sardisti per sostenere la battaglia della raccolta firme. Un atto dalla doppia lettura politica, quello sottoscritto dall'attuale presidente Antonio Moro e dai suoi predecessori Silvano Cadoni, Giovanni Columbu, Lorenzo Palermo e Giacomo Sanna. Una locale, l'altra nazionale.
Perché i sottoscrittori dell'appello non sono sempre stati allineati fra loro. Anzi. E adesso firmano un documento nel quale non viene richiamata la figura del segretario, Christian Solinas. Ai più attenti osservatori sembra che sia stato dichiarato uno schieramento tutto interno ai Quattro Mori che lascia presagire scontri in casa.
C'è poi la presa di posizione sulla tematica nazionale. I referendum riguardano, tra le altre cose, la responsabilità civile dei magistrati e la riduzione dei tempi della custodia cautelare, per evitare che la carcerazione preventiva venga considerata una sorta di anticipazione di una eventuale (e non certa) pena successiva.
"I sardisti e le sardiste aderiscono alla campagna referendaria per la giustizia e si impegnano a mobilitarsi per la raccolta delle firme in favore dei sei quesiti depositati il 3 giugno 2021 in Cassazione", si legge nel documento, "La battaglia per una giustizia imparziale, efficiente e giusta è nella tradizione azionista del Psd’Az. Ricordiamo la radice liberale, antimonopolista e autonomista del Partito Sardo delle origini, e i continui rapporti che i sardisti hanno tenuto, in termini sempre costruttivi, con gli uomini e le idee del Partito Radicale; appartenente anch’esso, come il Psd’Az, all’albero del liberalsocialismo europeo, libertario e garantista, federalista, impegnato nella giustizia sociale e nell’uguaglianza fra le persone ed i popoli. I quesiti sui quali raccoglieremo le firme riguardano anche la gestione della Giustizia in Sardegna e sono condivisibili. Noi che siamo e siamo stati presidenti del Psd’Az chiamiamo tutto il Partito Sardo d’Azione, in questo momento, al coraggio ed all’azione; invitiamo le sardiste ed i sardisti a rendersi presenti nel territorio, con la nostra bandiera, in ogni battaglia di civiltà; a mobilitarsi per il progresso dei Sardi e per la libertà della nostra terra".