IGLESIAS. È un panorama strano quello che domina la Statale 126, poco prima di Bindua: pareti rosse, in uno scenario irreale. Quella è una discarica, vincolata. Che sta cedendo. E la strada che ci passa sotto è in pericolo. Tanto che la circolazione è governata da un semaforo, piazzato da Anas, che impone il senso unico alternato. Una situazione inaccettabile per il sindaco di Iglesias Mauro Usai, che sta firmando ordinanze su ordinanze per garantire sicurezza e fruibilità "della porta del Sulcis Iglesiente". Ma c'è un problema, ulteriore: il costone dei fanghi rossi sta crollando e Igea, la società mineraria che lo gestisce, non interviene.
"A seguito di un vertice svolto con Anas giovedì scorso presso gli uffici del Comune di Iglesias e dopo ben due ordinanze contingibili e urgenti, da questo pomeriggio alle ore 14, la società delle strade inizierà il cantiere di messa in sicurezza della parete rocciosa che delimita i fanghi rossi e che è stata interessata da fenomeni di smottamento, determinando la parziale chiusura della carreggiata stradale e il posizionamento dell'ennessimo semaforo lungo la 126 in direzione Bindua", spiega Usai.
L'ordinanza di Anas prevede un' interdizione della carreggiata fino al 30 Luglio, "ma l'azienda garantisce, per il tramite del proprio responsabile, che si potrà ripristinare il doppio senso di circolazione entro 10 giorni lavoratori, restringendo la carreggiata e abbassando ulteriormente il limite di velocità consentito eliminando così il semaforo".
Resta però un problema che coinvolge la Regione e Igea. "A quanto dichiarato da Anas", aggiunge il primo cittadino, "l'intervento sul costone roccioso si renderebbe inutile senza un più complessivo intervento di messa in sicurezza sulla parte superiore dei fanghi rossi di competenza Igea. Per questo motivo le ordinanze emanate dal sottoscritto erano rivolte ad entrambe le società. Non solo, a questo si è aggiunta un'ulteriore ordinanza che ho dovuto emanare proprio ieri sera, sempre rivolta ad Igea, sulla messa in sicurezza del ponte di Campo Pisano all'altezza della Galleria. Ancora una volta Anas segnala e minaccia la possibile di chiusura della strada, a causa di ulteriori fenomeni di crollo del ponte di proprietà della società mineraria".
Usai si dice pronto "ad azioni di protesta plateali per denunciare l'abbandono del Sulcis Iglesiente".