CAGLIARI. I tavolini sono fuori dal bar, usati solo per poggiare le tazzine dell'asporto. Arrivano i vigili urbani e ne chiedono la rimozione. Nasce una discussione con la titolare, che scoppia a piangere. La multa non arriva, ma qualcuno riprende l'intera scena con uno smartphone. E diventa un tema di dibattito quanto successo ieri in piazza Yenne, a Cagliari. Solo che tanti si sbilanciano a insultare due agenti della polizia locale che stavano solo facendo il loro lavoro.
E a difenderli, chiedendo un intervento incisivo, arriva il sindacato Csa, il maggiormente rappresentativo nel corpo della Municipale di Cagliari. Ecco la nota inviata dal segretario Massimiliano Caboni. La pubblichiamo integralmente.
La Pandemia sta esasperando gli animi dei cittadini e mette a dura prova gli imprenditori che vedono sfumare quanto conquistato in anni di sacrifici, con il rischio concreto di veder compromessa la presenza del pane sulle proprie tavole .La Zona Rossa, di cui non si discute l'applicazione, ha portato a regole più restrittive. Il rispetto delle stesse è deputato alla totalità delle Forze dell'Ordine, comprese le Polizie Locali.
Le persone e gli imprenditori esasperati, in assenza di interlocutori a portata di cittadino, in frequenti occasioni scaricano il proprio dissenso, preoccupazione e malessere verso gli operatori in divisa, originando antipatiche vicende che con il contributo di “cameramen improvvisati” mettono a rischio la tranquillità e la sicurezza delle persone. Il Sindacato CSA non può accettare che in strada e sui social-network, vi sia un continuo disturbo all'attività svolta dagli operatori della Polizia Locale e dalle Forze dell'Ordine, con continue aggressioni verbali nei confronti di chi ha il dovere Istituzionale di far rispettare le regole, ma nessun potere decisionale.
Non si possono tollerare atteggiamenti accusatori che conducono a lotte improduttive tra lavoratori e cittadini, quando, i cittadini mossi da buoni propositi, scavalcano il confine della civile discussione e con filmati e commenti offensivi infangano onesti lavoratori, proprio come i commercianti che nei loro propositivi vorrebbero sostenere. Per cui pur esprimendo solidarietà a chi in questa circostanza non sta attraversando un buon momento, il CSA, il Sindacato più rappresentativo del Comune di Cagliari, a nome degli Agenti e gli Ufficiali della Polizia Locale chiede l'immediato intervento del Comando della Polizia Locale e degli Organi deputati all'Ordine Pubblico, affinché vengano posti in essere gli opportuni accorgimenti strumentali e organizzativi al fine di garantire la sicurezza degli operatori impegnati per il raggiungimento degli obiettivi predeterminati dalla Legge.
In particolare si chiede che vengano perseguite tutte le azioni che istigano alla violenza e alle violazioni delle norme che mettono alla berlina l'operato degli operatori di Polizia, impegnati quotidianamente secondo servizi coordinati dalla Prefettura. Si chiede che vengano avviate le opportune indagini volte ad identificare gli improvvisati cameramen, che poi utilizzano in maniera distorta i filmati, in modo da poter tutelare in tutte le sedi l'immagine del personale della Polizia Locale e dell'Amministrazione Comunale .Inoltre il CSA si rende disponibile a dialogare con le associazioni di categoria dei commercianti e degli imprenditori per un civile confronto, ma con la convinzione che anche la libertà di esternazione abbia un limite e le regole per quanto “antipatiche” debbano essere rispettate.
- Redazione